
Alessandro Piccinelli già martedì era sui banchi di scuola dell'Ite Bassi, ma solo 36 ore prima vestiva la maglia di libero della Nazionale Under 19 alla caccia di un pass per l'Europeo. Missione compiuta, per "Picci" e gli altri azzurrini. Un obiettivo raggiunto con una facilità quasi imbarazzante: 3-1 alla Spagna con la "distrazione" di un terzo set perso 17-25 subito riscattata dalla quarta manche vinta lasciando l'avversario a 16, 3-0 alla Lituania (soffrendo solo nel terzo: 28-26) e 3-0 ai padroni di casa della Croazia (liquidati con uno score complessivo di 75-45). Stupito da un simile rendimento è pure Alessandro, eletto peraltro dai severi "statistici" della Cev (la confederazione europea della pallavolo) "miglior ricevitore" dell'incontro Italia-Lituania (dalla sua il 28 per cento di "perfette"): «Non mi aspettavo di incontrare così poca resistenza da parte delle avversarie, credevo soprattutto in ricezione di trovarmi di fronte a servizi più incisivi e competitivi. Le nostre armi vincenti sono state il gruppo e la battuta». La ragione di una superiorità così netta è anche legata a una Nazionale diretta da coach Mario Barbiero che ha saputo trovare gli stimoli giusti di fronte a un evento sicuramente non centrale nella stagione delle rappresentative nazionali ma sicuramente crocevia fondamentale per il 2015 dell'Under 19: senza far bene a Rovigno non ci sarebbero stati gli Europei (in aprile in Turchia) e quindi neppure la chance di giocarsi la qualificazione ai Mondiali (in calendario in agosto in Argentina). «Rispetto all'Otto Nazioni del 2014 eravamo decisamente più tesi: quando scendi in campo in competizioni come questa sai che hai il pronostico dalla tua parte ma anche che se non vinci la tua stagione, per ciò che concerne le grandi rassegne per Nazionali, finisce lì», spiega efficacemente Piccinelli. Alla fase finale dell'Europeo Under 19 del 4-12 aprile in Turchia sono qualificate (oltre all'Italia e alla squadra di casa) anche Russia, Francia, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Bulgaria, Romania e (come migliori seconde) Serbia, Danimarca e Spagna. Se l'Italia ha lasciato per strada un solo set in tre partite, russi, francesi, polacchi e tedeschi hanno fatto ancora meglio chiudendo con un percorso immacolato. «La qualificazione era l'obiettivo attuale - racconta "Picci" -, per gli Europei l'Italia può essere una squadra competitiva». Piccinelli parla prudentemente in terza persona singolare e non in prima plurale perché il ruolo di libero titolare nell'Otto Nazioni 2014 e a Rovigno non è garanzia di convocazione per l'Euroevento in Turchia. Lui è in ogni caso piuttosto soddisfatto del torneo disputato in Croazia («Sono state tre partite molto buone, soprattutto l'ultima contro i croati») e si prepara già ad affrontare il percorso di avvicinamento per gli Europei: «Avremo periodici minicollegiali da due giorni, poi dal 25 marzo ci sarà il raduno». E se tutto andrà come da pronostici a Pasqua un lodigiano vestirà l'azzurro alla caccia dell'oro continentale.
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