Pedro Gil “castiga” l’Amatori: «Vince il Forte»

Un anno fa i dispiaceri li dava in pista, ora concede il “bis” da lontano. Ha provocato incubi a Lodi per un’estate intera decidendo la finale scudetto della passata stagione tra Amatori e Forte dei Marmi, e ora, a distanza di un anno esatto, torna a parlare di quelle finaliste. Pedro Gil è uno dei giocatori più forti al mondo, fuoriclasse spagnolo che ora milita nello Sporting Lisbona. Prima è stato però per tre anni in riva al Tirreno, vincendo altrettanti scudetti. Ora guarda la finalissima italiana da lontano, con sensazioni piuttosto nette: «Se il Forte dei Marmi gioca con la giusta concentrazione - spiega Gil dal Portogallo - è una delle squadre più forti al mondo ed è difficile batterlo per chiunque. Questo è quello che penso io, ma lo dicono anche le partite di questa stagione: sono stati capaci di vincere a Barcellona senza Romero, di dominare a tratti i campioni d’Europa del Reus e hanno battuto anche per due volte il mio Sporting che è una squadra molto solida e completa. Percentuali? Non me la sento di dare dei numeri, ma sicuramente il Forte ha tantissime possibilità di vincere questo scudetto». In gara-3 martedì sera è stato decisivo Romero con due gol nel finale: «L’Amatori martedì ha cambiato atteggiamento, e lo capisco: dopo la batosta del 6-1 è arrivato al “PalaForte” molto prudente e chiuso, pensando a difendersi bene e a colpire in contropiede. Se si affronta il Forte lasciando campo aperto rischia tantissimo, i ragazzi di Bresciani se trovano spazi diventano letali». L’anno scorso l’Amatori arrivò a gara-4 in vantaggio nella serie finale per 2-1. A Lodi i giallorossi conducevano per 4-2 fino al quarto d’ora del secondo tempo, ma con due gol nel finale fu proprio Gil a far prendere al tricolore la strada per la Versilia, facendo sprofondare Lodi in un incubo: «In quella partita all’Amatori mancò l’esperienza per gestire il finale di gara - continua Gil, classe 1980 -. Ecco, credo che il Forte abbia anche questo vantaggio, ha giocatori che hanno già l’abitudine a giocare partite di un certo tipo, cariche di pressione e di tensione. L’Amatori è una buonissima squadra, ma molto giovane e per questo esposta a più rischi». C’è chi dice che dopo aver perso in estate Gil e Cancela i rossoblu toscani siano meno forti dello scorso anno: «Non sono d’accordo, anzi il Forte è più equilibrato. Intanto in porta ha un grandissimo portiere che è migliore di Stagi, e poi è arrivato un giocatore come Romero che dietro è molto importante. Vedo il Forte ben assortito: ci sono giocatori con grandi doti individuali, almeno tre o quattro tiratori dalla distanza e gente che in pista pattina molto bene. Secondo me è la squadra più lunga e più equilibrata del campionato italiano». E l’Amatori? «Ho seguito bene tutto il campionato - chiude l’asso spagnolo, ex anche di Porto, Valdagno e Reus -. Fino a gennaio ho visto un grande Lodi, poi non so cosa sia successo. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia ho avuto l’impressione di un ambiente un po’ strano. Mi sembra manchino fiducia e tranquillità. L’errore più grande è stato a Correggio: l’Amatori è una formazione giovane e corta, perdendo il primo posto all’ultima giornata in regular season non ha avuto la possibilità di giocare più partite davanti al proprio pubblico e si è stancato di più affrontando squadre ostiche».

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