Papà e mamma Scotti, orgogliosi di Edoardo

I genitori del talento lodigiano dell’atletica leggera, che ha in tasca il pass per le Olimpiadi di Tokyo, si raccontano al “Cittadino”

Fino al 2016 abitavano a Lodi, poi si sono trasferiti nel Piacentino, a Castell’Arquato. Il loro figlio Edoardo, non ancora 21enne, è l’unico lodigiano ad avere in tasca, con la staffetta 4x400 azzurra, il pass per le Olimpiadi di Tokyo, slittate nel 2021 causa Covid; hanno anche una figlia più grande, che studia farmacia e lavora come modella e influencer. Loro sono Marco Scotti, 56 anni compiuti lo scorso 7 gennaio, originario di Livraga, figlio del medico condotto del piccolo paese lodigiano e dentista di professione, e la moglie Monica, arrivata da ragazza fino alla Serie A2 con la Tajè Pellicce Crema. Sono i protagonisti della puntata odierna della rubrica “Quattro chiacchiere con il Cittadino”, in cui si raccontano, genitori di un talento dell’atletica leggera italiana capace di centrare un oro europeo (2019) e un quarto posto mondiale a livello Under 20, un titolo tricolore Assoluto e un successo in Diamond League all’ultimo Golden Gala di Roma.
«Io avrei voluto che facesse equitazione come la sorella maggiore - ricorda mamma Monica -, ma lui preferiva il calcio: Edoardo è sempre stato molto socievole, gli piaceva di più il gioco di squadra. Da bambino però correva sempre: sfidava i cugini sulla spiaggia e voleva vincere anche se era più piccolo». «A calcio - aggiunge il papà sorridendo - gli altri genitori che lo vedevano giocare dicevano che corresse più del pallone». Entrambi sono entusiasti: «La sua professione ci rende felici: fa una cosa che gli piace e che impone uno stile di vita che educa a essere sinceri e onesti».

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