Pallanuoto, Fanfulla senza piscina

Il Fanfulla Ecoclima torna in Serie B e si ripropone l’annoso problema della piscina. Per il campionato di Serie C che la squadra di Vincenzo Crimi ha appena vinto (manca una giornata, domani, ma i bianconeri hanno già la matematica certezza della promozione) è consentito giocare le partite in un impianto da 25 metri, come la struttura coperta della Faustina. Ma nella categoria superiore le misure del campo di gara aumentano. E Lodi non ha ancora una piscina coperta di almeno 33 metri, dove obbligatoriamente si devono disputare le partite della serie cadetta. I lavori sono finalmente partiti ma la sospirata apertura del nuovo impianto alla Faustina è prevista nel 2012, inaugurazione che finalmente sanerà una lacuna storica in città. Ma nel frattempo dove andrà il “settebello” bianconero a giocare i match casalinghi del campionato 2011/2012? Fuori Lodi. Per forza di cose. Ma con un aumento dei costi non di poco conto. Nell’ultima stagione disputata in Serie B (2002/2003) il Fanfulla si era trasferito a San Donato Milanese, nell’impianto della Metanopoli. Ma non furono “rose e fiori”, anzi... «È chiaro che un privato che gestisce una piscina - spiega il dirigente Raffaele Viviani - impone il suo prezzo: prendere o lasciare. Margini di trattativa non ce ne sono». E ora che il problema si ripropone cosa ha intenzione di fare il Fanfulla? Dove intende rivolgersi per trovare un impianto a norma per giocare la Serie B? «Chiederemo - anticipa Viviani - la possibilità di giocare in una vasca gestita dalla federazione. Dovremmo godere di prezzi più modici, per quanto resti un onere non da poco a cui far fronte». Se la federazione accetterà le possibilità saranno quattro, tante quante sono in Lombardia le piscine che rispettano il regolamento e potrebbero essere la nuova casa dei bianconeri. Una è a Como, soluzione che pare ardua per motivi logistici. Le altre tre sono più comode: «A Milano la Federnuoto gestisce due piscine, una al centro sportivo “Saini” e una al “Mecenate” - prosegue Viviani -. Poi c’è anche una vasca “federale” a Cremona. Sarebbe comoda la soluzione di Milano, altrimenti dobbiamo pensare alla trasferta cremonese». Ci sarà comunque un aggravio sul bilancio del club lodigiano. E il presidente Elio Geri coglie l’occasione per lanciare un appello agli imprenditori cittadini: «Abbiamo raggiunto un campionato che ha rilievo nazionale e dovremo affrontare trasferte in Emilia, in Veneto e in Friuli Venezia Giulia - spiega il numero uno fanfullino -. Quindi la visibilità per le aziende che volessero legare il loro nome al Fanfulla non mancherà. Speriamo proprio che arrivi un aiuto a una squadra che ha molti tifosi in città».

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