Olimpiadi invernali, il conto alla rovescia: la fiaccola passerà anche nel Lodigiano

IL PUNTO Il dottor Tursi e gli infermieri di Codogno tra i tedofori come simbolo di “resilienza”

Lodi

Scatta il conto alla rovescia in vista delle Olimpiadi invernali: sul Cittadino in edicola il 10 novembre, due pagine speciali dedicate all’evento, con il punto sui lavori e una curiosità tutta lodigiana. La Fiaccola olimpica, infatti, passerà anche nel nostro territorio.

Il 26 novembre in Grecia, nell’antica città di Olimpia, si accenderà la Fiaccola che dal 6 dicembre affronterà un viaggio lungo 12mila chilometri grazie alla staffetta di 10.001 tedofori. Tappa finale, dopo il passaggio da Cortina d’Ampezzo, sarà Milano. Tra il 15 e il 17 gennaio, con le tappe di Pavia-Piacenza-Brescia, la fiaccola transiterà nel Lodigiano e per tratti di strada sarà portata da un medico e alcuni infermieri dell’ospedale di Codogno, simbolo dell’emergenza in prima linea della pandemia. Uno di loro si chiama Francesco Tursi, ha 52 anni ed è pneumologo: «Sono felice – racconta - di fare il tedoforo e ho subito dato la disponibilità all’azienda ospedaliera quando mi è stato chiesto di candidarmi. Posso dire che il nostro ospedale incarna i valori della Fiaccola in una rappresentazione di resilienza alle avversità della vita». A sei anni dalla pandemia, l’arrivo della Torcia potrebbe rappresentare la chiusura definitiva di un cerchio: «Più che altro quella tragica parentesi resta lì, sullo sfondo. Ha aperto invece il desiderio d’essere seri di fronte alla vita – continua – e rispondere sempre più alle necessità delle persone con la ricerca e le cure. Di allora mi sono rimasti impressi i sentimenti e l’umanità». Le indicazioni operative ai tedofori non sono state ancora date dal comitato organizzatore: «Per ora hanno chiesto solo di comunicare la taglia della divisa che indosseremo e forse l’ho anche sbagliata. Dovrò per forza perdere qualche chilo entro la metà gennaio...».

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