OLIMPIADI Scotti da urlo, ma la 4x400 dell’Italia a Parigi è settima come a Tokyo
Il lodigiano in terza frazione firma un bel 44”3 lanciato nella serata in cui le speranze di Tamberi si scontrano con un’altra colica: nell’alto è quarto Sottile
L’Italia è ancora settima, ma Edoardo Scotti sfodera una frazione da urlo. A Parigi nella finale olimpica più veloce di sempre della staffetta 4x400 maschile gli azzurri chiudono con il medesimo piazzamento di Tokyo: il crono dell’Italia è 2’59”72, il terzo della storia della Nazionale, in quattro giri in cui le squadre che precedono il quartetto azzurro ottengono il record olimpico (gli Usa d’oro in 2’54”43), i primati continentali di Africa, Europa e Asia e cinque record nazionali. In una sfida molto accesa per la quinta piazza con Sudafrica, Francia e Giappone, “Edo” Scotti firma un giro di alto profilo cronometrico con un rilevamento ufficiale da 44”3 lanciato. È una serata dal retrogusto amaro per l’Italia nella finale dell’alto: un’altra colica renale condiziona pesantemente il campione in carica “Gimbo” Tamberi (11esimo con 2.22) e Stefano Sottile sale fino al personale a 2.34 ma un errore di troppo alle quote inferiori lo zavorra in quarta piazza.
L’approfondimento sul “Cittadino” di lunedì 12 agosto
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