LUTTO Addio a Vittorio Cirini, “principe” della canoa: fu insignito del Fanfullino della riconoscenza nel 2018

È morto a Casale lo storico dirigente della Canottieri Adda: «Una perdita molto grave», il cordoglio del presidente Zanella

Con la piena dell’Adda, quasi un segno del destino, se ne va un uomo che l’Adda ha amato e continuerà ad amare dal cielo, Vittorio Cirini, definito senza enfasi il “principe” della canoa su una prima pagina del «Cittadino” in cui si dava notizia dell’assegnazione del Fanfullino della riconoscenza del 2018 allo storico dirigente della Canottieri Adda di Lodi da parte della Famiglia Ludesana “per la sua instancabile attività nel mondo dello sport”.
Classe 1941, ammalato da tempo, è venuto meno a Casale, dove era stato ricoverato in ospedale. Proprio le sue condizioni di salute precarie avevano impedito in estate alla Canottieri Adda di organizzare una cerimonia di premiazione per la sua dedizione alla causa: passione per la canoa che può essere testimoniata anche dalla redazione sportiva del “Cittadino”, che Vittorio contattava costantemente per dare notizia dei risultati degli atleti lodigiani, da quelli capaci di attivare a competere a livello internazionale a Mondiali ed Europei, ai Master e ai ragazzini alle prime armi. «Vorrei dedicare il premio proprio agli atleti - disse Cirini quando gli venne consegnato il Fanfullino d’oro -: sono loro i veri protagonisti, noi dirigenti dobbiamo lavorare al loro servizio».
«Per noi è una perdita molto grave - il cordoglio di Giancarlo Zanella, presidente della Canottieri -. Gli dedicheremo sicuramente qualche gara che organizzeremo in futuro».
Ex atleta (ha gareggiato con ottimi risultati nella corsa campestre, è stato eccellente giocatore di pallanuoto e infine canoista) e soprattutto dirigente di lungo corso, Cirini ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo di uno sport “minore” come la canoa: per dieci anni, dal 1988 al 1998 è stato presidente della Canottieri Adda; a lungo ha fatto parte dei ranghi della Federazione italiana di canoa e kayak (Fick) e della della Ifc (Federazione internazionale di canoa), con tanto di elezione a presidente mondiale del Wildwater Committee, e nel suo sterminato curriculum spiccano ben sette partecipazioni ad altrettante Olimpiadi consecutive, prima come capo delegazione della Fick e poi nel ruolo di arbitro internazionale con l’incarico di responsabile per la sicurezza e il controllo delle attrezzature degli atleti iscritti alle gare di slalom.

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