Lucchini, gol e buoni sentimenti

Avrebbe rimandato volentieri l’appuntamento con il suo primo gol indossando la maglia del Cesena. Perché la Sampdoria, la squadra “punita” domenica, anche se poi è finita 1-1, gli è rimasta impressa nel cuore dopo le quattro stagioni passate all’ombra della Lanterna. Ma, si sa, il calcio offre spesso la ribalta agli ex, e così è stato anche per Stefano Lucchini, 34enne difensore di Castelnuovo Bocca d’Adda, che nell’ultima giornata di Serie A si è trovato diviso tra la gioia per la rete (un facile tap-in dopo la respinta del portiere, la prima quest’anno, la quarta nel massimo campionato: era già andato a segno due volte con la maglia dell’Empoli e una con quella dell’Atalanta) e il dispiacere per i vecchi tifosi. «Infatti non ho esultato - racconta Lucchini -. A Genova ho vissuto quattro anni bellissimi e ho ricevuto tanto affetto. Non ho festeggiato per rispetto di un ambiente che mi ha dato tanto. Ma ovviamente sono contento: è stato un gol importante per il Cesena, la squadra per la quale ora cerco di dare sempre il massimo». Quella in Romagna potrebbe essere una delle ultime tappe della carriera del calciatore lodigiano, ormai un veterano della Serie A (276 presenze totali): «Ho scelto il Cesena perché ho ancora tanta voglia di giocare e di mettermi in discussione. La scorsa stagione, all’Atalanta, ho avuto qualche difficoltà e così ho scelto di cambiare. Sono consapevole che la mia carriera sta volgendo al termine, ma non sono appagato. Il Cesena mi ha voluto fortemente e ho trovato un gruppo importante che intende raggiungere gli obiettivi prefissati». Ossia la salvezza, un traguardo difficile ma non impossibile.

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