«Lodi vuole far festa con l’Amatori»

Anche Guerini si entusiasma per i giallorossi

Se si entusiasma anche il primo cittadino, allora vuol dire che questo Amatori è davvero sulla strada giusta. La perentoria vittoria di martedì sera nella sfida di andata della finale a Bassano del Grappa (7-3) ha messo una seria ipoteca sulla conquista della Coppa Italia. Ne è convinto anche il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini, che ha partecipato alla trasferta in Veneto per tifare giallorosso: «È ovviamente presto per festeggiare, perché lo sport può sempre riservare sorprese anche clamorose, ma sarebbe un eccesso di prudenza non manifestare grande soddisfazione per questo passo quasi determinante verso un successo che manca alla Lodi hockeistica da tanti anni», le parole di Guerini il giorno dopo aver assistito a Bassano-Amatori di fianco al collega vicentino Stefano Cimatti. Il primo cittadino lodigiano spende parole d’elogio per l’accoglienza ricevuta martedì sera («A parte le inclementi condizioni meteo che hanno accompagnato per tutto il viaggio i numerosi lodigiani al seguito della squadra, abbiamo trovato la consueta atmosfera cordiale e accogliente, confermando le affinità tra due città che d’altra parte condividono la devozione nei confronti dello stesso santo patrono») e poi dimostra anche una certa conoscenza tecnica, dettata da anni di frequentazione del “Revellino” in età giovanile e del “PalaCastelotti” negli ultimi anni: «Abbiamo assistito a una prova davvero convincente dell’Amatori, che ha fatto sua questa finale di andata in maniera perentoria e indubbiamente meritata - ribadisce Guerini -, imprimendo la sua impronta sul match fin dalle prime battute, con un atteggiamento di grande personalità e consapevolezza dei propri mezzi».

Il successo di Bassano spalanca le porte a un possibile-probabile trionfo a 33 anni dall'unica conquista della Coppa Italia e Guerini lo sa: «È inutile nascondere come tutta Lodi abbia un incontenibile desiderio di festeggiare un risultato importante, che sarebbe il giusto premio a una passione per questa disciplina che davvero ha pochi eguali non solo in Italia ma nel mondo. Ma la passione, si sa, si nutre anche di successi, e la prospettiva di poter essere stabilmente competitivi ai più alti livelli che l’Amatori sta costruendo con costanza negli ultimi anni crea ancor più fiducia e coinvolgimento».

La ritrovata passione dei suoi concittadini per l’hockey induce il sindaco a un’ulteriore riflessione: «Lo sport lodigiano ha vantato in passato e può vantare anche oggi altre punte di eccellenza, così come ricco e vivace è il settore dello sport di base e dell’attività giovanile, ma è fuor di dubbio che l’hockey su pista rappresenti per la città un fenomeno assolutamente unico, che si distingue anche per i suoi valori di socializzazione e aggregazione. Oggi, come ieri e come sempre, non esiste a Lodi un evento come una partita di hockey in grado di riunire un così alto numero di persone, tra le quali si registra una crescente presenza di famiglie. Ed è questo il valore specifico che dà un particolare significato al radicamento dell’hockey nella realtà locale ed è questo il bene più prezioso che dobbiamo preservare e ancor più sviluppare. D’altra parte, come recitava con efficace sintesi uno slogan storico del tifo giallorosso, “ghé tri robe che fan fieri i ludesan: l’Ada, l’Amatori e San Basan”».

Marco Opizzi

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