Lodetti tifa per i ragazzi di Mancini: «È ora di prendere il nostro posto»

La nostra intervista al difensore lodigiano che faceva parte della squadra che alzò la coppa nel 1968

Gli Europei della monetina contro l’Unione Sovietica e della doppia finale con la Jugoslavia. Nella tarda primavera del 1968 l’Italia salì per la prima (e per ora unica) volta sul tetto d’Europa, vincendo il mini-torneo in scena proprio nel nostro Paese, tra Firenze, Napoli e Roma. Di quello squadrone, tra stelle di prima grandezza come Facchetti, Mazzola, Zoff, Riva e Rivera, facevano parte anche due portacolori del nostro territorio: Angelo Anquilletti, compianto difensore sandonatese a lungo colonna del Milan, e Giovanni Lodetti, centrocampista di Caselle Lurani pure lui baluardo dei rossoneri che in quegli anni dominavano in Italia e in Europa. «Sarebbe anche l’ora che qualcuno prendesse il nostro posto, sono passati troppi anni dal successo del 1968 – racconta Lodetti con la proverbiale ironia -: io mi godrò lo spettacolo davanti alla tv e naturalmente farò un tifo forsennato per gli azzurri».

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