L’Inter si sveglia in tempo

I nerazzurri rimontano e battono il Parma nel finale e restano a 8 punti dalla Juve

Brutta e vincente. L’Inter fa scena muta per 85 minuti ma nel finale riesce a strappare i tre punti “ribaltando” un Parma che fino a quel punto aveva strameritato la vittoria. Così è il calcio, soprattutto in questo stranissimo campionato in cui tutto può cambiare nel giro di pochi secondi: l’incredibile 2-1 al “Tardini” permette ai nerazzurri di consolidare il terzo posto a +4 sull’Atalanta e di tenere nel mirino la Lazio seconda in classifica, lontana 4 lunghezze, a -8 dalla Juve. A Parma decidono le reti negli ultimi minuti di De Vrij e dell’ex Bastoni che rendono vana il vantaggio dei padroni di casa siglato da Gervinho in avvio di partita.

Primo tempo decisamente opaco per i nerazzurri, partiti con Eriksen alle spalle del tandem Lukaku-Lautaro. I velocisti del Parma, Gervinho e Kulusevski su tutti, mettono più volte in crisi la svagata difesa nerazzurra. E proprio Gervinho, dopo aver fallito da pochi passi sull’assist di Laurini, porta avanti i ducali al 15’ con una giocata d’autore: l’ivoriano, defilato sulla sinistra, riceve un lancio lungo di Kucka, salta secco Candreva e con un destro all’angolino batte Handanovic. L’Inter, pericolosa poco prima con un corner di Eriksen e un tiro di Gagliardini, sfiora il pari con una conclusione di Barella di poco a lato. Ma il Parma continua a fare paura in contropiede: Kulusevski non centra la porta dopo un’azione personale, poi Cornelius dilapida un’occasionissima calciando malissimo davanti alla porta su assist di Gervinho. Non cambia il copione nella ripresa: l’Inter continua a commettere troppi errori tecnici, il Parma è sempre straripante di rimessa. L’ingresso di Alexis Sanchez, al posto del deludente e impalpabile Eriksen, regala più vivacità offensiva ai nerazzurri che 5’ dalla fine trovano il pari su azione d’angolo: torre di Lautaro e incornata vincente di De Vrij. Il Parma rimane in dieci per il rosso rimediato da Kucka (proteste) e al 42’ l’Inter piazza l’incredibile sorpasso con Bastoni che di testa, tutto solo, appoggia in rete un cross di Moses.

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