L’entusiasmo di Codega dopo l’oro

Qualche imprevisto di troppo durante i viaggi (stop di quattro ore all'aeroporto di Los Angeles per ragioni burocratiche all'andata, bagagli smarriti al ritorno), un'organizzazione che a tratti ha lasciato a desiderare, minuti di panico quando Stefano si è "perso" nel caos della mezza maratona, ma anche l'immensa soddisfazione di portare a casa una nuova medaglia d'oro. La più bella, la più attesa, la più difficile: un premio che ripaga tutti i sacrifici di Stefano Codega, il 31enne "atleta speciale" di Dresano in forza alla No Limits che sabato in California ha sbaragliato la concorrenza nella "maratonina" dei Giochi Mondiali Special Olympics. Un percorso di 21,097 chilometri che si è improvvisamente allungato a oltre 26: colpa di indicazioni errate e della bolgia che si è creata a Long Beach a causa della partenza concomitante di un'altra corsa dedicata agli amatori. «Non mi sono nemmeno accorto di aver sbagliato strada, io continuavo a correre», racconta Stefano con il suo entusiasmo contagioso.

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