
Sport
Venerdì 03 Febbraio 2012
L’Amatori non ci sta e schiera gli avvocati
Raffica di ricorsi per i fatti di Giovinazzo e la diffida della pista
Lodi L'Amatori non ci sta e si difende. Pioggia di ricorsi, reclami e denunce da parte della società giallorossa dopo i gravissimi fatti di martedì sera a Giovinazzo. A distanza di quarantott'ore l'eco di quanto avvenuto prima, durante e dopo il match in terra di Puglia dunque risuona ancora forte e ben chiaro in riva all'Adda. Non si sta discutendo il risultato della partita, l'Amatori ha perso meritatamente per quanto si è visto in pista, ma tutto quello che è accaduto nell'impianto di via Aldo Moro e soprattutto fuori dal palazzetto, col lancio di una sospetta bomba carta contro l'hotel dei giallorossi. L'Amatori stavolta non ci sta e non mette la testa sotto la sabbia come troppo spesso succede, ma ricorre, denuncia e fa sentire la sua voce nelle sedi competenti. Avviati ricorsi a Lega e Federazione, partite le prime denunce ai carabinieri e ancora qualcosa è in cantiere, come conferma il dirigente accompagnatore giallorosso Federico Mazzola: «Abbiamo fatto e stiamo facendo tutto quanto opportuno per far sentire la nostra voce nelle sedi competenti, per ricorrere contro alcune decisioni che la società ritiene inaccettabile, ma soprattutto perché si sappia quello che ci è successo martedì. Ribadisco che il risultato non c'entra niente, abbiamo perso meritatamente perché non abbiamo fatto bene come in altre occasioni, è tutto il resto che non va: il clima intimidatorio e da battaglia che si è creato sin dall'inizio, quel che è successo nel tunnel degli spogliatoi fino alla bomba carta in hotel, episodi che non hanno nulla a che vedere con lo sport». Martedì sera, subito dopo la fine della partita, la società lodigiana aveva fatto partire un reclamo ufficiale allegato al referto arbitrale per contestare alcune delle situazioni verificatesi nel corso del match. In primis il cartellino rosso comminato a mister Marzella, reo, a detta del terzo arbitro Parato di Giovinazzo (su sollecitazione quantomai sospetta del tecnico pugliese Nino Caricato), di aver sputato allo stesso ufficiale di gara. Ma non solo. Il reclamo dell'Amatori verte anche sui fatti accaduti nel tunnel che porta agli spogliatoi, con la società giallorossa che denuncia un'aggressione nei confronti di squadra e dirigenti avvenuta al termine della gara. Ieri mattina poi altro passo ufficiale con la denuncia presentata al comando dei carabinieri di Lodi circa il presunto lancio di una bomba carta contro l'hotel in cui pernottava la squadra, al suo rientro dalla cena post partita. La società lodigiana sta inoltre lavorando proprio in queste ore a un ampio fascicolo da presentare alla procura federale in merito ai referti di gara e alle sanzioni contro società e allenatore già decise dal giudice unico. In particolare si sta preparando un ricorso contro la sanzione di 1000 euro di multa e diffida del “PalaCastellotti” rimediate a causa dello striscione esposto dai tifosi giallorossi in protesta contro la Rai, divenuto ormai argomento di diverse discussioni anche via internet su forum e Facebook. Uno striscione che non è stato fatto rimuovere da alcun ufficiale di gara o esponente federale presente al match prima dell'inizio dell'incontro come invece previsto dal protocollo. Anche su questo fronte dunque nelle prossime ore partirà un ricorso ufficiale per evitare che, oltre al danno sportivo della sconfitta in pista, non arrivi anche la beffa che si sommerebbe alle situazioni surreali già vissute dai lodigiani martedì. Giovinazzo-Amatori insomma non è ancora finita.
Stefano Blanchetti
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