L’acuto del Sant’Angelo: c’è Caruso

«Sono qui per centrare una salvezza difficile»

Come promesso. Il Sant'Angelo ha ingaggiato il forte difensore preannunciato domenica, prima della gara di Trento contro il Fersina Perginese. Si tratta di Alfonso Caruso, esperienza pura che cade a fagiolo nel bel mezzo della giovanissima retroguardia rossonera. L'operazione, quasi in stile Serie A, si è conclusa ieri sera presso l'hotel Europa di Lodi, dove il nuovo giocatore barasino si è legato al Sant'Angelo. «Lui era il nostro primo obiettivo per la difesa - ha dichiarato il direttore generale Andrea Pressenda - e siamo orgogliosi di consegnare a mister Falsettini e alla squadra un calciatore dell'esperienza e del valore di Caruso. Questo arrivo conferma ancora una volta la serietà delle nostre intenzioni e l'estrema volontà di giocarci tutte le carte per centrare la salvezza in campionato».Caruso, classe 1978 originario della Calabria, in effetti vanta un passato calcistico di grande rilievo: dopo l'esordio in Serie B nella stagione 1996/1997 a Cosenza, Caruso ha vestito nel corso degli anni le casacche del Castrovillari nell'allora C2, quella del Marsala in C1, del Thiene, dell'Imolese, della Carrarese e del Rende sempre in C2, mentre ha vissuto le ultime cinque stagioni a Montichiari, tre anni tra D e C2 e infine a Mantova, dove ha disputato la D nel campionato 2010/2011 e la Seconda Divisione della Lega Pro fino allo scorso maggio. Ora era svincolato, ma le sue condizioni sono definite ottimali e già da oggi sarà agli ordini di Marco Falsettini per provare il gran debutto già domenica al "Chiesa" contro la Caronnese terza forza del torneo. «Ho accettato l'offerta del Sant'Angelo per l'entusiasmo dimostrato da questa nuova proprietà e dal direttore generale Andrea Pressenda», sono state le sue prime parole "rossonere". Una parte del suo «sì» al nuovo Sant'Angelo di Quartaroli è però anche da ricercare nel passato recente, e che passato: «Io vivo da sei anni a Desenzano - ha proseguito - e l'anno scorso assistetti con stupore alla mobilitazione di massa che portò centinaia di tifosi barasini a Desenzano, che per un intero pomeriggio subì una mezza paralisi. Da quel giorno, alla vista di quell'esodo sportivo, il Sant'Angelo mi rimase impresso». Era domenica 11 marzo e in quel pomeriggio l'allora squadra di Cortelazzi sconfisse di misura la Pro Desenzano di Riccardo Maspero, involandosi solitaria verso la vittoria del Girone C di Eccellenza, porta diretta verso la risalita in Serie D: «Sono qui con il presupposto di centrare una salvezza difficile, ma sono convinto che abbiamo tutte le carte in regola per provarci», ha concluso il nuovo difensore rossonero, che si descrive quale «marcatore puro abituato a giocare sia in una difesa a quattro sia a tre elementi».La lunghissima giornata della dirigenza barasina, prima di terminare felicemente con l'ingaggio di Caruso, era trascorsa con le mente sempre impegnata sul delicato fronte del mercato. Ieri l'attaccante Leonardo D'Angelo ha svolto l'allenamento con la squadra e un suo eventuale tesseramento è al vaglio dello staff tecnico, proprio come per quel che riguarda Raffaele Giglio, centravanti classe 1973 che vestirebbe volentieri la maglia barasina, come aveva rivelato telefonicamente lunedì. Poi resta il nodo centrocampista: «Cerchiamo un calciatore dai trascorsi professionistici», ha chiosato Pressenda, al lavoro senza sosta per dare nuove speranze al Sant'Angelo.

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