La cronaca del nostro inviato a Dortmund

Il nostro inviato Mario Raimondi era a Dortmund per seguire per «Il Cittadino» la partita di Champions League fra Borussia e Juventus di ieri sera. Ecco la sua cronaca, pubblicata sul nostro giornale in edicola oggi.

Avanti Signora. la Juventus espugna il “Westfalen Stadion” e conquista, dopo due anni, i quarti di finale di Champions League. “Benvenuta Juve nello stadio più bello del mondo”, titola il magazine del “Signal Iduna Park”. In effetti l’atmosfera a Dortmund ha pochi eguali in Europa: il muro giallonero, quello della curva sud occupata dai tifosi locali, è impressionante per dimensioni e per il suo calore. I tifosi bianconeri, tra i quali anche qualche lodigiano, sono più di 5mila e si fanno sentire.

Allegri scioglie i dubbi della vigilia decidendo di schierare la difesa a quattro con Barzagli in panchina, dove trova posto anche Alessandro Matri, mentre Chiellini va a formare la coppia centrale con Bonucci. Pererira è il punto avanzato del rombo di centrocampo, in cui Marchisio prende il posto dell’infortunato Pirlo in cabina di regìa. La partita si mette subito in discesa per i bianconeri che passano in vantaggio dopo soli 3 minuti grazie a una conclusione da fuori area di Tevez, che non dà scampo a Weidenfeller. L’infortunio di Pogba, le cui condizioni verranno verificate oggi, costringe Allegri ad alzare il muro con l’inserimento di Barzagli. Solo verso la mezz’ora il Borussia crea qualche grattacapo alla retroguardia juventina, ma più che altro su calci da fermo.

A inizio ripresa Morata fallisce il colpo del ko, smarcato da Tevez davanti alla porta tedesca: tocco sotto che non inganna Weidenfeller. Ancora lo spagnolo, lanciato stavolta da Pererira, poco dopo sceglie la conclusione secca ma trova ancora la risposta pronta del portiere tedesco. Morata non fallisce però al 25’ quando lo scatenato Tevez, in assoluto il migliore in campo, gli serve un assist al bacio che deve essere solo depositato in fondo al sacco. È il 2-0 che in pratica chiude i conti. Si alza la voce dei 5mila tifosi juventini che occupano la gradinata nord: quello che doveva essere il muro giallonero diventa il muro bianconero. I campioni d’Italia diventano a questo punto i padroni del “Westfalen Stadion” e si permettono anche un torello sottolineato dagli “olè” dei suoi tifosi.

C’è anche il tempo per rivedere in campo Alessandro Matri, che sostituisce proprio Morata al 33’ e si va a piazzare nel cuore della difesa tedesca. Poi la Juve dilaga con la doppietta personale di Tevez, che fissa il 3-0 infilandosi come una lama nel burro nella difesa di Klopp per battere il portiere sul primo palo e poi lascia il campo con la meritata standing ovation. La Juve va avanti.

«Il risultato di stasera è il frutto del lavoro - le parole di Max Allegri -. Abbiamo giocato una partita importante a livello tattico e tecnico, non abbiamo concesso niente al Borussia. Sono contento per la società, per i tifosi e per i giocatori, che volevano questo passaggio del turno e lo hanno ottenuto».

Ecco invece l’articolo di presentazione che ci ha inviato martedì.

Il “Signal Iduna Park”, già “Westfalenstadion”, mette i brividi anche con le tribune vuote. È questa la sensazione che si respira anche durante il “walk around” effettuato nel tardo pomeriggio di ieri dalla Juventus. Se è così il sopralluogo sul campo, figuriamoci cosa sarà questa sera quando in più di 65mila (capienza ridotta rispetto agli 80mila possibili considerando anche i posti in piedi) proveranno a spingere i tedeschi all’impresa contro i campioni d Italia. Lo aveva detto del resto il tecnico tedesco Jurgen Klopp: «Quando entri in questo stadio ti viene la pelle d’oca». La Juve, in uno degli stadi più caldi d’Europa, si giocherà il traguardo dei quarti di finale di Champions League : il 2-1 dell’andata garantisce due risultati su tre, ma i bianconeri sanno bene che non potranno commettere errori. Questa sera la “Signora” non sarà sola: al suo fianco almeno 5mila supporter tra i quali anche qualche lodigiano, con tanto di striscione dello Juventus Club Lodi, che raggiungerà la Germania in giornata. Nella conferenza stampa della vigilia c’è ottimismo da entrambe le parti: «Partiamo con il vantaggio dell’andata, sarà dura per noi ma anche per loro - attacca Max Allegri -. Per stare tranquilli dovremo fare due gol. Siamo ancora in corsa su tre obiettivi, ma siamo qui per passare il turno in Champions e in cento minuti siamo consapevoli di giocarci un bel pezzo della nostra stagione. Sulla formazione non mi sbilancio: prima della partita decideremo se giocare a tre o quattro in difesa, ma in ogni caso sarà importante fare una gara perfetta sul piano tecnico. L’assenza di Pirlo si farà sentire, anche per le sue soluzioni sui calci piazzati; Barzagli invece è in buone condizioni».

Con Allegri in conferenza c’è Gigi Buffon: «È sempre un piacere tornare qua dove ho dei buoni ricordi sia con la Juve che con la Nazionale - spiega il capitano bianconero -. Resto sempre del parere che gli spettatori non fanno mai gol, ma giocare con un pubblico di un certo tipo può essere un bel vantaggio per la squadra di casa».

Sicuro dei mezzi del suo Borussia è Jurgen Klopp che prima di entrare in conferenza scherza e si abbraccia con Allegri: «La Juve non è imbattibile - chiarisce il tecnico tedesco -, noi abbiamo preparato la gara come se fosse una partita di Bundesliga. Sappiamo che basterà anche l’1-0, ma anche se dovessimo subire un gol non sarà finita. Non dovremmo buttarci in avanti come abbiamo fatto nella rimonta con il Real di due anni fa: dovremo stare molto attenti, ma sicuramente faremo una partita diversa rispetto alla Juve alla quale basta anche un pareggio. Cercheremo di trasmettere ancor più entusiasmo ai nostri tifosi: certe gare si possono vincere anche con i brividi».

Per l’occasione quindi Allegri rispolvera il “muro azzurro” con Barzagli, Bonucci e Chiellini davanti a capitan Buffon. Confermata invece l’assenza di Pirlo, che non ha recuperato dall’infortunio, dunque Marchisio in cabina di regìa e la coppia Pogba-Vidal al suo fianco. Qualcuno tra i tifosi bianconeri si augura che questa sia la gara della definitiva consacrazione europea di Paul Pogba o di Alvaro Morata cheaffiancherà Tevez in attacco. In panchina c’è Alessandro Matri che nella sua ultima trasferta in Champions con la Juve realizzò un gol a Glasgow. Di certo sarà una battaglia: muro bianconero contro muro. Fino alla fine.

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