La carica mondiale di Losi

Prima avventura iridata per il portiere lodigiano

La Nazionale italiana è ormai prossima alla partenza per i Mondiali e Alberto Losi è pronto a vivere la sua prima avventura iridata. Ancora pochi giorni di allenamento a Viareggio e poi la nuova Italia di Massimo Mariotti spiccherà il volo verso San Juan dove a fine mese scatteranno i campionati Mondiali. Da lunedì gli azzurri sono a Viareggio per completare la preparazione, venerdì partenza per il Cile dove l'Italia disputerà un torneo amichevole prima del trasferimento in Argentina dove il 25 comincerà l'avventura iridata contro il Sudafrica. Ultimi giorni in Italia quindi per il portierone lodigiano Alberto Losi che nel week end è rientrato a Lodi per trascorrere qualche giorno in famiglia e salutare tutti prima della partenza, passando al “PalaCastellotti” per abbracciare i suoi compagni dell'Amatori e conoscere il nuovo mister Pino Marzella. «Mi ha fatto molto piacere ritrovare i miei compagni dopo diversi mesi - commenta Losi -. Devo dire che ho trovato un bel clima nello spogliatoio, c'è grande voglia di lavorare da parte di tutti e di indirizzare la stagione subito nel verso giusto. Credo che quest'anno il fatto di poter fare due allenamenti al giorno sia una cosa molto positiva, perché per migliorarsi ci vuole tanto lavoro e poter dedicare più tempo alla parte tattica e tecnica non può che farci bene. Ho visto che il mister lavora tanto su queste cose, cura molto i particolari, ha idee molto chiare e le sta cominciando a trasmettere alla squadra. Penso che col tempo vedremo i frutti di tutto questo lavoro».

Ma ora la testa di Losi è rivolta solo ai Mondiali. E allora a che punto è l'Italia? «Sta procedendo tutto secondo i piani, stiamo lavorando intensamente da quasi un mese e tutto per ora fila per il verso giusto - spiega -. Adesso abbiamo ancora qualche giorno per affinare schemi e intesa tra di noi, poi penso che saremo pronti per tuffarci nel Mondiale e già con le prime partite del torneo in Cile si vedrà a che punto siamo veramente». Sull'esperienza di questo primo mese in azzurro, al fianco di “mostri sacri” quali i Mariotti e i Bertolucci, Losi racconta: «Allenandoti con loro ogni giorno capisci perché hanno vinto tanto e continuano a vincere. Sono professionisti a 360 gradi, quando ci si allena per loro non esiste altro e sono concentrati solo su quello che devono fare. Danno molti consigli e aiutano molto noi più giovani a fare come loro - rivela Albertino -. In particolare poi mi ha colpito Massimo Mariotti, soprattutto per la sua capacità di riflettere il suo modo di essere su tutto ciò che fa e sugli altri. Ti dice cosa devi fare e come lo devi fare con grandissima chiarezza e serietà, dispensa consigli e indicazioni a tutti e questo penso sia la sua grande dote».

Questo Mondiale sarà la prima, grande vetrina azzurra per l'Albertino nazionale: «Intanto mi ritengo fortunato a essere qui a giocarmi un Mondiale, penso sia il massimo. Affronto questa avventura con tanta voglia di imparare, cercando di fare sempre il massimo ogni giorno per poter essere utile e aiutare l'Italia se e quando ci sarà bisogno di me». Ma dove potrà arrivare questa Nazionale? «Non so come andrà, io so solo quanto è forte l'Italia - chiosa Losi -. Siamo una squadra fortissima che può giocarsela con tutti, è quello che ci ripete sempre Mariotti, dobbiamo pensare solo a noi stessi e non guardare gli altri. Abbiamo un girone duro, ma anche le nostre avversarie dovranno fare i conti con un'Italia che vuole arrivare in fondo».

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