In ascesa dal 2000: le pietre miliari dell’Assigeco

Orgoglio e immaginazione. Un moto dell’animo e la capacità di pensare e agire anche al di là dei propri limiti. La straordinaria prestazione dell’Assigeco a violare domenica dopo un tempo supplementare il parquet del “PalaTiziano”, casa della Virtus Roma, uno dei club più blasonati d’Italia, non si allaccia solo al semplice concetto della vittoria che muove la classifica racchiudendo invece nella soddisfazione per il risultato la consapevolezza di poter aggiungere una pagina al capitolo della storia rossoblu riguardante le imprese leggendarie. In Coppa o in campionato, nei play off on in regular season, contro avversari famosi o meno, di partite epiche, quelle che si fanno ricordare per sempre, all’Assigeco ne hanno vissute parecchie da quando nel 1994 parte la scalata al movimento cestistico nazionale. Il “piccolo” centro del basso lodigiano, con il nome che inizialmente il grande pubblico fatica persino a fissare sulla carta geografica o che alla Tv deve essere contratto in “Casalp.” perché troppo lungo, si fa largo nel panorama della palla a spicchi tricolore con la forza della propria identità e dei risultati, oltre che dell’ottimo lavoro svolto nel settore giovanile. Sono tante le immagini relative ai momenti storici passate nelle mente del presidente Franco Curioni mentre il tabellone del “PalaTiziano” certificava il successo “on the road” dell’Assigeco contro una squadra che tre stagioni fa giocava la finale scudetto e due anni fa la semifinale playoff. Il primo “cimelio” va indietro a giugno 2000, gara-2 di finale play off di C1. Persa in casa contro Pavia gara-1, l’Assigeco allora allenata da Fabio Corbani vince con coraggio e sfrontatezza al “PalaRavizza” (51-64) il biglietto per giocarsi la “bella” in casa. L’eroe che spezza il grande equilibrio di gara-2 è Oscar Boarolo con la sua indimenticabile tripla dall’angolo a 1’30” dalla sirena finale. L’affluenza al palazzetto di viale della Resistenza (casa rossoblu prima del “Campus”) per la “bella” contro i pavesi è da record: l’Assigeco conquista la B2 con il sigillo di Cirelli (19 punti). Anche il passaggio in B1, conquistato sotto la guida di Marcello Ghizzinardi, nello spareggio di Consandolo (75-67) contro Senigallia, il 6 giugno 2004, è da ricordare per l’esodo dei tifosi lodigiani ammaliati dalle triple di Simoncelli (18 anni) e Danilo Gallianri (16 anni) fondamentali nel quarto periodo nell’indirizzare il copione a favore dei colori rossoblu. L’anno prima, aprile 2003, l’Assigeco e Ghizzinardi alzano il primo trofeo che conta, la Coppa Italia di B2 aggiudicandosi (96-90) dopo un overtime la finale contro Veroli disputata al “PalaTerme” di Montecatini, la sede principale dei trionfi di Mario Boni. Una partita “persa” dopo tre quarti (31-46 al 5’ del terzo peirodo) ma vinta con un’incredibile rimonta, di cuore e talento, scandita dai centri di Stefano Pagliari e Luca Conte (29 punti a testa) che valgono il pareggio (64-64 a 34” dalla sirena) e poi il break decisivo nel supplementare. Rimanendo in tema di coppe, da urlo è il successo (73-72) ottenuto, settembre 2006, dall’Assigeco di Ghizzinardi a Pistoia contro Brindisi grazie a una tripla di SuperMario Boni, allora 43enne, appena arrivato in rossoblu, a 4” dalla sirena conclusiva. Brindisi, ora fra le protagoniste in Serie A, deve arrendersi ancora all’Assigeco (72-61) ad aprile 2007 in occasione della finale della Coppa Italia di B1. Il parquet è quello del “Palalido”, il teatro delle imprese dell’Olimpia Milano, gli arcobaleni sono di Luca Conte (17) e Federico Bellina (18). La terza Coppa Italia, seconda di B1, l’Assigeco se la prende con Simone Lottici in panca nella due giorni di Forlì, aprile 2009, quando prima elimina Ferentino in semifinale e poi (81-70) i padroni di casa grazie al partitone di Ricky Perego, mvp della manifestazione e Alex Simoncelli (21 punti). Tornando al campionato l’Assigeco firma imprese da ricordare sotto il minimo comune denominatore del tempo supplementare, spesso declinato al plurale. Un primo assaggio arriva con Firenze, maggio 2007, nei quarti di finale play off di B1 nella stagione di B1 in cui Walter De Raffaele subentra a Marcello Ghizzinardi portando i rossoblu alla semifinale promozione con Pistoia (cinque gare intense che meriterebbero un libro). Un’emozione infinita con Conte (29), Boni (24) e Bellina (22) a giocarsela contro Bolzonella (32) e Abbio (26) ma la spallata decisiva arriva dai 7 punti filati di Antinori nel terzo supplementare. Qualche mese dopo, a ottobre nel campionato 2007/2008, l’Assigeco ricasca nel triplo overtime per domare la resistenza di Omegna a Verbania (86-87) sull’onda dei punti finali di Conte (21 in totale) bravo a prendere in mano l’inerzia dopo l’espulsione di Boni (23) e l’infortunio di Picazio. Da ricordare è anche il successo nella “prima” assoluta in LegaDue, ottobre 2009, dell’Assigeco di Simone Lottici contro Scafati (82-79) firmato dalla tripla di Castelli a fil di sirena. Ai rossoblu, marzo 2010, serve un supplementare per battere (75-73) la Rimini di Carlton Myers, che non mette il tiro decisivo dall’arco, con la “tripla doppia” di Marcus Hatten (10 punti, 11 rimbalzi,12 assist) e fare un passo decisivo verso la salvezza. Anche la prima vittoria stagionale dell’anno scorso (87-80) dei rossoblu di Andrea Zanchi contro Napoli in A2 Gold arriva dopo due overtime di incertezza e spettacolo. Una tappa di storia che anticipa la strabiliante pagina scritta domenica a Roma dall’Assigeco che ha tutta l’intenzione di continuare il suo libro.

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