Illuzzi e l’Amatori, legame forte: «Amo Lodi, questa è casa mia»

L’intervista al capitano, pronto per la stagione numero nove

Il nove che è il suo numero praticamente da sempre, da quando bambino ha deciso che con i pattini ai piedi avrebbe fatto la differenza. Il nove che a Lodi poi è un’istituzione e che quando è abbinato a una fascia di capitano e a caterve di gol diventa automaticamente leggenda. Il nove di Domenico Illuzzi che da qualche giorno ha cominciato la sua stagione numero nove, per l’appunto, in maglia giallorossa. Una stagione “strana”, anomala e particolare per tutti, per lui forse un po’ di più, non fosse altro che a un certo punto c’è stato il serio rischio che non cominciasse qui a causa del forte, fortissimo interessamento del Bassano. Una vicenda che ha tenuto la Lodi giallorossa col fiato sospeso per giorni e che oggi il capitano ricorda così: «Come ho già avuto modo di spiegare io avevo un contratto e se non ci fosse stato il Covid, il lockdown eccetera, tutta questa storia probabilmente non ci sarebbe stata, perché io ero qui ed era quello che volevo - spiega Illuzzi -. Solo che a un certo punto c’erano tante incertezze sul futuro e in questa situazione è arrivata la proposta del Bassano. Non sono state giornate facili, ma alla fine siamo arrivati alla conclusione che volevamo tutti, io per primo. Cosa mi ha spinto di più a restare? Amo Lodi, è casa mia e qui sto bene. E poi l’affetto incredibile della gente che ho sentito in quei giorni e che continua ancora oggi è stato unico e molto toccante. E non lo trovi da nessun’altra parte».

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