Il Fanfulla per ripartire sceglie Gandini

«Impegno e serietà per ricreare entusiasmo intorno alla squadra»

La quarta vita in bianconero di Virginio Gandini è iniziata ieri pomeriggio, sulla terrazza assolata dal Lodi hotel. Alla fine del pranzo con il presidente Roberto Minojetti diventa ufficiale la notizia che l'ex centrocampista ed ex tecnico del Fanfulla torna sulla panchina del club lodigiano. Seduto alla sua sinistra c'è Mario Fiore, nuovo direttore sportivo bianconero. Il più sorridente è proprio il 48enne "Gando". Abbrozzatura già avanzata, fisicamente in forma, si concede subito una battuta: «Cominciamo bene la stagione, abbiamo anticipato anche l’Inter nella scelta dell'allenatore (poche ore dopo anche il club nerazzurro ha annunciato il suo nuovo mister, ndr). E pensare che i nerazzurri sono i campioni del mondo...». Più modestamente il Fanfulla giocherà in Promozione, dove è sceso perdendo ai play out lo scorso maggio contro il Villanterio. Ora bisogna ripartire e Minojetti, rimasto solo alla guida del club dopo la fallita trattativa per l’ingresso di nuovi soci, ha affidato la squadra a Gandini. Quello del tecnico di Vizzolo è un volto noto, avendo giocato alla “Dossenina” per cinque campionati consecutivi, a partire dalla stagione 1987/1988. La seconda esperienza in bianconero è avvenuta da allenatore, a partire dal vittorioso campionato di Eccellenza del 2004/2005. Poi, dopo un anno concluso ai play off e uno ai play out sempre in Serie D, nell'inverno 2007 fu esonerato, salvo essere richiamato in primavera per conquistare un'insperata salvezza. Già tecnico della Melegnanese e del Sant'Angelo, in seguito ha guidato ancora i barasini, il Tribiano e per poche giornate quest’anno lo Sporting San Donato. Ora si ripropone al Fanfulla con tanta voglia di fare bene: «Sono motivatissimo, questa è una società importante che vuole ripartire all'insegna della voglia di programmare - le sue parole -. Ringrazio il presidente per la fiducia, voglio ripagarlo con tanto impegno e con un'impronta di tipo professionale». La squadra passerà agli allenamenti serali, scelta condivisa da Gandini: «È conseguenza inevitabile alla discesa di categoria, ma perché ci si allena di sera non deve essere una scusa per rendere di meno». Il primo obiettivo è la ricerca di giocatori con una precisa caratteristica: «Voglio degli uomini, nel senso di "persone vere". Avremo un'ossatura molto giovane, per questo ai senior chiedo che con serietà si dedichino ad aiutare i compagni meno esperti. Siccome avremo un'età media inferiore a molte squadre dovremo sopperire con le armi della corsa». C'è da lavorare e Gandini lo sa. In campo e anche fuori: «Mi piacerebbe - conclude - riuscire a ricreare entusiasmo attorno alla squadra. Non sarà facile visto che si arriva da una retrocessione, ma credo che l'impresa possa riuscire. Noi che andiamo in campo dovremo fornire un modello costante di impegno e di serietà, creando un gruppo compatto». In questi giorni il nuovo tecnico prenderà informazioni sui tesserati più giovani: «Lo scorso campionato ho visto quattro partite della prima squadra, quindi conosco i ragazzi che hanno giocato. Ho meno notizie invece del gruppo dei '94 e dei '95. Prenderò informazioni al più presto e così inizierò a pensare ai nomi della rosa, che comunque sarà composta al massimo da 22 ragazzi».

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