Il Cavenago ha già “fame” di esami

Rossi: «In campo chi lo merita, uniti faremo bene»

Finite le vacanze, il Cavenago si ritrova sui “banchi” del “Foletti”, con l’attestato d’ammissione alla categoria superiore. Il lasciapassare all’Eccellenza, seppur con qualche patema, è arrivato e ora si parte con tutta l’intenzione di tenerselo stretto e di far fruttare le delusioni delle ultime stagioni. Lo si legge sui volti distesi e sorridenti (e in alcuni casi anche abbronzati) di chi ha vissuto in prima persona tutte le recenti vicende gialloblu, ma anche di chi è arrivato per la prima volta e, magari un po’ timidamente, deve scoprire il nuovo ambiente. Ma il presidente Barbati, il direttore sportivo Mariani e il mister Felice Rossi accolgono tutti con grande disponibilità, pronti a iniziare con tutto il gruppo la nuova e stuzzicante avventura. E proprio il patron gialloblu richiama tutti all’ordine, ricordando il primo impegno che attende la squadra e l’ottimo lavoro fatto in questo periodo: «Partiamo per questa “benedetta” Eccellenza, ma col pensiero rivolto alla prima partita che ci aspetta fra otto giorni: sarà solo un torneo precampionato, ma col Fanfulla (nel “Mundialito”, ndr) vogliamo fare bella figura. Poi dobbiamo pensare alla nuova categoria, che per la verità è tutta da scoprire. Non posso sbilanciarmi proprio perché non la conosco: eravamo abituati alla Promozione, ma il livello sarà sicuramente superiore e dunque dobbiamo andare cauti. Anche se sono fiducioso. Pensiamo di aver inserito gli elementi giusti e di aver portato anche i giovani che ci servono, per cui almeno la metà classifica dovrebbe essere alla nostra portata. E poi sono anche contento per l’organizzazione che ci siamo dati, con Mariani e Rossi che si sono subito messi all’opera e mi hanno scaricato delle incombenze che avevo prima. Ora però aspettiamo la prova del campo…». E allora tocca proprio a Felice Rossi occuparsi della parte tecnica, che inizia con questo periodo di preparazione: «Lavoreremo mattina e pomeriggio fino a domenica, tranne il giorno di Ferragosto, con la prima uscita proprio col Fanfulla, anche se conto giovedì di fare una prima sgambata tra di noi. È evidente che per prima cosa dovrò scoprire le caratteristiche dei giovani che sono arrivati, per trovare la loro collocazione, visto che almeno quattro devono giocare per forza. I senior sono nove e dunque almeno due dovranno star fuori: comunque non guardo certo la carta d’identità quando dovrò fare la formazione e in campo andrà chi se lo merita. L’importante è remare tutti dalla stessa parte, perché solo se saremo uniti, società, tecnici e giocatori, potremo toglierci belle soddisfazioni». La parola passa poi a capitan Stefano Resta, alla nona stagione in gialloblu e dunque artefice della scalata in Eccellenza, tanto da aver ricevuto una dedica speciale dal presidente: «Devo ringraziarlo pubblicamente per le belle parole che ha speso per me - dice subito il difensore anche perché la stima e l’amicizia vanno al di là del campo. Del resto anche lui merita la massima considerazione per quello che ha fatto e sta facendo per questa società. Io mi rimetto in gioco in questa categoria, che non ho mai fatto (ha giocato però in Serie D col Sant’Angelo, ndr) e che abbiamo raggiunto con merito, anche se all’ultimo momento. La società ha fatto le cose per bene, confermando lo zoccolo duro della squadra e inserendo gli elementi giusti, come Arena con cui ho giocato e che non ha certo bisogno di presentazione: non dobbiamo pensare però che sia facile. Abbiamo fatto bene in Promozione, ma l’Eccellenza è un’altra cosa e dobbiamo affrontarla con la massima attenzione».

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