Il calcio riparte a porte chiuse: è rebus tifosi VIDEO

Il caso di Codogno-Sancolombano: i 70 biglietti prenotati per il match di Coppa Italia non potranno essere staccati

È la domenica della ripresa del calcio dilettantistico, con le prime partite ufficiali di Coppa Italia e Coppa Lombardia, ma certo non è come giocatori, allenatori, dirigenti e tifosi se la sarebbero aspettata. Fa tristezza pensare che quasi tutte le partite in programma, qualcuna è stata rinviata d’ufficio per la messa in quarantena di alcune squadre causa covid, saranno disputate senza pubblico sugli spalti e a bordo campo. Anche là dove gli incontri erano stati organizzati con la presenza, sia pur contingentata, degli spettatori secondo i protocolli stabiliti da federazioni e autorità sanitarie e di pubblica sicurezza. Emblematico il caso di Codogno-Sancolombano: erano già stati prenotati 70 biglietti dai tifosi per il derby in calendario domenica alle 15.30 a Brembio, ma a due giorni dalla partita una nuova interpretazione delle norme fornita dal ministero ha bloccato tutto. E a questo punto il rischio è che le porte finiscano per chiudersi per tutti, mentre finora si procedeva in ordine sparso, località per località, a seconda anche delle province di appartenenza con le rispettive prefetture e questure. Un vero rebus. Comunque sia, le squadre scenderanno in campo per i tre punti.

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