Il calcio in lutto per Vialli: «Perdo un fratello», il ricordo di Lombardo

Acerbi ricorda il grande campione nello staff azzurro agli Europei vinti in Inghilterra, Tonali lo saluta con un semplice ma sentito: «Mancherai»

Hanno giocato insieme nella Sampdoria delle meraviglie, quella squadra “scapigliata” e ribelle che conquistò l’Italia e l’Europa a cavallo tra anni Ottanta e Novanta. Poi si sono ritrovati in Nazionale, voluti dal comune amico Roberto Mancini, e insieme, ancora una volta, hanno raggiunto un risultato strepitoso. Ma il rapporto tra Attilio Lombardo, ex tornante doriano originario di Zelo Buon Persico, e Gianluca Vialli, andava ben oltre il campo di gioco. Amici per la pelle: «Perdo un fratello – commenta Lombardo con la voce rotta dal dolore, proprio nel giorno del suo 57esimo compleanno, ieri -. Con Luca ho vissuto anni straordinari, indimenticabili. Porterò sempre con me i suoi abbracci, quelli in campo, e quelli privati. Erano spontanei e trasmettevano un senso di fraternità. Ci siamo sentiti per l’ultima volta il 28 dicembre, poi ha smesso anche di rispondere ai messaggi. Era un uomo straordinario, sempre avanti a tutti, una persona colta e illuminante. È stato illuminante anche nella malattia, ha dato l’esempio, ha dato speranza ai malati, ha fatto vedere che si può lottare contro il male. In questo caso non c’entrava la stoffa del campione. Ha vestito i panni dell’uomo tenace e coraggioso».

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Diversi altri calciatori del nostro territorio hanno percorso un pezzo della loro vita e della loro carriera con Vialli. Il lodigiano Riccardo Ferri e il settalese Beppe Bergomi hanno condiviso con lui l’esperienza in Nazionale, giocando gli Europei del 1988 e il Mondiale del 1990.

Di recente, quando l’ex bomber di Samp e Juventus è stato nominato capo delegazione della squadra azzurra, altri giocatori lodigiani e sudmilanesi ne hanno apprezzato la statura umana. Francesco Acerbi, difensore di Dresano e baluardo dell’Inter, ha vissuto con Vialli l’incredibile avventura dell’Europeo 2021, chiusa con la vittoria dell’Italia a “Wembley”. «Sei stato come un compagno di squadra – ha scritto “Ace” sui suoi profili social -. Eri semplicemente un grande. Grazie per la passione che sei stato in grado di trasmettermi, per gli insegnamenti che ci hai dato. Ringrazio di averti conosciuto. Potrei andare avanti a ricordarti con tutte le tue qualità, ma le conservo nel mio cuore perché tutti sanno che uomo eri. Mi limito a dirti che siamo stati campioni d’Europa insieme. Ciao Gianlu».

Anche il santangiolino Sandro Tonali, nuovo faro del Milan, ha avuto occasione di conoscere Vialli in Nazionale: «Mancherai», è il messaggio, seguito da un cuore azzurro, postato su Instagram dal centrocampista di Sant’Angelo.

La notizia della scomparsa di Vialli ha toccato profondamente anche Stefano Lucchini, ex difensore di Castelnuovo Bocca d’Adda che, proprio come Vialli, ha vestito le maglie di Cremonese e Sampdoria. «Ho sempre sentito nei tuoi confronti un legame particolare, probabilmente dovuto al nostro percorso calcistico. Conoscendoti di persona ho capito che eri un campione, in campo e fuori. Questo abbraccio non lo dimenticheremo mai», ha scritto Lucchini corredando il post con una foto di un toccante abbraccio tra i due. Pure Luca Dosi, ex giocatore lodigiano della Primavera della Juventus, ha voluto celebrare l’ex campione, incrociato a Torino a metà anni Novanta: «Un piacere averti conosciuto – scrive -, un piacere aver condiviso tanti allenamenti insieme, un piacere aver ricevuto i tuoi consigli sinceri. Grande uomo, grande calciatore. Riposa in pace, Luca». Tutto il mondo del calcio, ieri, ha omaggiato il grande campione scomparso. Emozionanti e bellissimi i ricordi delle sue ex squadre. «C’è già chi ti immagina tra Paolo e Vuja, felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto – il tributo da brividi della Sampdoria -. Sì, presto Luca. Troppo presto. Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così. Il tuo compagno di viaggio – come avevi deciso di chiamarlo – ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi. Un biglietto per la vita che, in fondo, valeva un po’ per tutti i tifosi blucerchiati, Continueremo ad amarti e adorarti perché – lo sai bene del resto – tu sei meglio di Pelé. E perché, nonostante tutto, la nostra bella stagione è destinata a non finire mai».

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