Il calcio è in lutto, è morto “O Rei” Pelè

Eletto calciatore del secolo per la Fifa, è considerato insieme a Diego Armando Maradona il più forte giocatore della storia

Il Re ci ha lasciato. Edson Arantes do Nascimento, per tutti semplicemente Pelé. Una vera leggenda: unico giocatore della storia ad aver vinto tre edizioni del Mondiale di calcio, un record di 1.281 gol in 1.363 partite riconosciuto dalla Fifa. È morto ieri, a 82 anni, all’ospedale Albert Einstein di San Paolo, dopo un mese dall’ultimo ricovero: nel settembre 2021 aveva scoperto di avere un tumore al colon, nei giorni scorsi le condizioni si sono aggravate pesantemente e attorno alle 20 della serata italiana di ieri è arrivata la tragica notizia. Un post sul profilo Instagram della figlia, Kely Nascimento: “Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”. E da quel momento da tutto il mondo sono piovuti messaggi di cordoglio.

Eletto calciatore del secolo per la Fifa, Pelé è considerato insieme a Diego Armando Maradona il più forte giocatore della storia. Un dualismo, una rivalità, che durerà per sempre anche se i due per ovvie ragioni anagrafiche non si sono mai affrontati sul campo. Pelé è stato un giocatore totale, fisicamente e atleticamente moderno rispetto ai tempi. Tecnica praticamente perfetta, intelligenza e velocità, precisione nei passaggi e senso del gol, Pelé fu anche uno straordinario colpitore di testa a dispetto della statura. È stato il faro di quella che viene ancora oggi ritenuta la squadra più forte di sempre, il Brasile campione del mondo nel 1970. Dopo una lunghissima carriera da calciatore, fra Brasile e Stati Uniti, Pelé è stato poi dirigente calcistico, ministro dello sport brasiliano dal 1995 al 1998 e ambasciatore delle Nazioni Unite per l’ecologia e l’ambiente; ha avuto anche una parentesi da attore nel celebre film “Fuga per la vittoria” di John Houston.

Nato in un piccolo centro nella stato del Minas Gerais, il 23 ottobre 1940, Pelé ha legato la sua carriera da calciatore al Santos, squadra con cui ha esordito a soli 15 anni. In 19 stagioni O Rei ha vinto 10 titoli paulisti, 6 campionati brasiliani, 2 Coppe Libertadores e 2 Coppe Intercontinentali. Nel 1975, dopo un anno lontano dai campi di gioco, fu ingaggiato dai New York Cosmos e riuscì a vincere il campionato nel 1977 oltre a essere nominato Mvp nel 1976.

Con la nazionale brasiliana il debutto avvenne il 7 luglio 1957 contro l’Argentina, segnando anche un gol. Soprannominato la Perla Nera, trascinò i verdeoro alla conquista dei Mondiali del 1958 in Svezia (a 17 anni e 249 giorni fu il più giovane calciatore a giocare una finale di coppa del mondo e segnò anche due reti, nel 1962 in Cile (anche se giocò solo le prime due partite, segnando un gol, a causa di un infortunio contro la Cecoslovacchia) e nel 1970 in Messico battendo l’Italia per 4-1 nella finale in cui realizzò un gran gol di testa. O Rei giocò l’ultima partita con il Brasile nel 1976, chiudendo con 92 presenze e 77 reti. È a tutt’oggi il miglior cannoniere nella storia della Seleçao.

L’1 ottobre 1977 Pelé concluse la sua carriera disputando un’amichevole tra Cosmos e Santos, le sue due squadre di club. La partita fu disputata a New York in un “Giants Stadium” tutto esaurito e fu trasmessa dalle televisioni di 38 Paesi di tutto il mondo. Addio O Rei, ma il mito continua.

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