I lodigiani a New York: «Da lacrime»
Una maratona da correre ma soprattutto da vivere, nonostante l’eco dell’attentato del 31 ottobre e le ingenti disposizioni di sicurezza
Una maratona da correre ma soprattutto da vivere, nonostante l’eco dell’attentato del 31 ottobre e le ingenti disposizioni di sicurezza: per la delegazione lodigiana la 42,195 km più famosa del mondo è stata soprattutto questo.Per i Marciatori San Giorgio Dresano c’era il vizzolese Vittorio Pavesi, miglior atleta dei gruppi sportivi lodigiani con il 2501esimo posto in 3h16’02”. Poco meno di 2’ dopo (3h17’54”) in 2755esima piazza ha chiuso Roberto Ferloni da Montanaso: un quarto di secolo fa correva la distanza in quasi un’ora meno, ma la giornata del suo debutto nella Grande Mela vive su un approccio “turistico” (al traguardo lo aspettava il figlio Nicolò). «Mai vista una cosa del genere: tutti ti applaudono, urlano, tifano. Ho tagliato il traguardo con le lacrime agli occhi per l’emozione». Sul «Cittadino» in edicola martedì 7 novembre il servizio completo con i risultati e le testimonianze degli altri lodigiani al via.
© RIPRODUZIONE RISERVATA