HOCKEY Serie A1 al via: Trissino e Forte in pole, l’Amatori guida gli outsider

Sabato scatta il campionato che vede favoriti i campioni in carica veneti e i toscani del nuovo tecnico Bertolucci

Le solite due inevitabili favorite. E dietro un nutrito plotone di squadre, con in testa l’Amatori Wasken, che puntano al podio sognando il ruolo di terzo incomodo. Dopo l’antipasto di Supercoppa, che ha confermato il cannibalismo nazionale di un Trissino che ha messo in bacheca il quinto trofeo su sei possibili negli ultimi due anni, sabato parte il nuovo campionato. Un’edizione numero 101 della Serie A1 che ritrova due piazze storiche come Breganze e Giovinazzo e che ha, come ormai da tre anni a questa parte, due favorite d’obbligo: Trissino e Forte dei Marmi, le due big con budget nettamente superiori alla media, finaliste dell’ultimo campionato e legate in estate da importanti intrecci di mercato.

I bicampioni d’Italia in carica hanno salutato l’artefice del biennio di trionfi Alessandro Bertolucci, passato proprio ai rivali del Forte, e scommesso sul portoghese Tiago Sousa che al primo tentativo in Supercoppa ha fatto subito centro. Via anche la cerniera difensiva Ipinazar-Galbas, al seguito di Bertolucci in Versilia, e dentro il fuoriclasse Reinaldo Garcia, un secondo numero 1 come Sgaria a fianco di Zampoli e i Piccoli di casa (Giulio e Gioele) ad aggiungersi alla colonna portante delle ultime stagioni, Pinto, Gavioli, Malagoli e la super coppia gol Cocco-Mendez. Un Trissino diverso, ma sempre ultra competitivo e con un dna vincente che punta ad uno storico tris. Per impedirglielo, a Forte dei Marmi - dopo due anni di “progetto felicità”, tanto decantato a parole ma poco confermato poi in pista (dove è arrivata solo una Supercoppa) - il patron Bindi ha investito deciso sull’allenatore che ha vinto gli ultimi due scudetti e ct della Nazionale Alessandro Bertolucci al quale ha regalato i fidati scudieri Ipinazar e Galbas e il talento azzurro di Checco Compagno da integrare insieme ai tanti campioni già presenti in rossoblu, Gnata, Torner, Ambrosio e Pedro Gil oltre agli affidabili Cinquini e Rossi.

Un Forte sulla carta fortissimo e ricco di alternative e dunque, ancor più degli anni scorsi, obbligato a vincere. Lotta scritta a due quindi per lo scudetto? Possibile, forse probabile, anche se le due regine designate dovranno guardarsi le spalle da un gruppo di squadre pronte a scombinare i piani alti. A cominciare dall’Amatori di Gigio Bresciani che nelle ultime due stagioni è sempre arrivato secondo raggiungendo da underdog una finale scudetto e una di Coppa Italia. Confermarsi, si sa, è la cosa più difficile e i giallorossi ci proveranno ripartendo dai “ragazzi terribili” che hanno stupito un anno fa con un Nadini in più (a segno 3 volte nelle due gare di Supercoppa) ad aumentarne il potenziale offensivo. C’è poi l’altra semifinalista degli scorsi play off e grande rivelazione della passata stagione, il Grosseto di Michele Achilli che alle conferme dei vari Saavedra, Rodriguez, De Oro e compagnia ha aggiunto l’ex giallorosso Català in porta e Thiel e Cardella fuori per restare ad altissimi livelli. Dove ambisce a collocarsi anche il Sarzana di Paolo De Rinaldis. Il presidente Corona ha allestito probabilmente la squadra più forte della storia rossonera con i “colpi” Illuzzi e Olmos (Mvp dell’ultimo Mondiale Under 19) a impreziosire una rosa profonda e completa con Festa, gli argentini Jero Garcia e Ortiz e i sarzanesi doc Corona, Borsi e Francesco De Rinaldis.

Puntano al podio anche Follonica e Bassano. I maremmani di Sergio Silva ripartono dalla stessa squadra collaudata ormai da qualche anno, Barozzi, Montigel e i “figli del Capannino” Pagnini e Banini, mentre in Veneto il patron Spallanzani ha prelevato dal Portogallo Ivo Silva e Guimaraes e da Lodi Nicolas Barbieri per consegnare a mister Viterbo un roster ancora più fisico e solido. Occhio poi al Valdagno che ha confermato i veterani Motaran, Emanuel Garcia e Piroli e soprattutto il talento argentino Giuliani e inserito giovani di qualità come Borregan, Vega e Diquigiovanni con l’ex Trissino Bovo in porta: mina vagante. Confermare i play off è l’obiettivo del Vercelli di Roberto Crudeli che, dopo un’estate piena di nuvoloni, riparte dalle certezze Tataranni, Neves e Mattia Verona ai quali si sono aggiunte la qualità di Rubio e la freschezza di alcuni giovani, mentre proverà ad alzare un po’ il tiro il Monza di Colamaria con i gol di Tamborindegui, il nuovo argentino Bielsa e il ritorno di Zucchetti. Migliorare l’undicesimo posto della scorsa stagione è invece l’obiettivo del rinnovato Sandrigo di Davide Mendo che scommette sull’estro della coppia d’attacco Moyano-Brendolin e sulle qualità del giovane argentino Bridge, terzo portiere della “seleccion” campione del mondo. Sempre in Veneto poi, il Montebello andrà a caccia di un’altra salvezza dopo aver rivoluzionato la rosa con tanti arrivi giovani, Loguercio e gli ex Forte Borgo e Lombardi, e tre nuovi stranieri: Pato Ipinazar, l’argentino Carrion tra i pali e l’offensivo portoghese Cardoso.

Salvezza che varrebbe quanto uno scudetto per le due neopromosse Breganze e Giovinazzo tornate nella massima serie dopo rispettivamente due e cinque anni. I rossoneri ci proveranno con buona parte dei giovani protagonisti della promozione più i senatori Costenaro e Dal Santo e i cavalli di ritorno Lanaro, Posito e Mattia Cocco. Il Giovinazzo invece si affiderà alla leadership tecnica di Pino Marzella che andrà a caccia di un’altra impresa con la giovane base giovinazzese che ha vinto la A2, il bomber argentino della promozione Mura e altri tre nuovi stranieri, lo spagnolo Bartes, l’argentino Clavel e il nazionale francese Le Berre.

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