Hockey, Blanchetti all’attacco: «Illuzzi era come un figlio, non mi aspettavo un epilogo così»

Il presidente giallorosso spiega le ragioni dell’Amatori nella vicenda dell’addio del capitano passato al Forte dei Marmi

Ferito umanamente e sportivamente. Così appare il presidente dell’Amatori Wasken Lodi Gianni Blanchetti immediatamente dopo la chiusura dell’intricata e complicata vicenda Illuzzi. Il capitano giallorosso ha risolto anticipatamente il contratto che lo legava ancora per un anno alla società giallorossa, abbracciando il progetto sportivo degli eterni rivali del Forte dei Marmi. «Ho dentro tanta amarezza. Non è un mistero che i miei rapporti con Domenico Illuzzi andassero al di là di quelli di un semplice giocatore, il rapporto era stretto, oserei dire intimo - dichiara Blanchetti -. Mai mi sarei aspettato un epilogo del genere, soprattutto nei modi. Credo di aver trattato Domenico come un figlio in tutti questi anni, e forse forse visto che questa situazione non l’abbiamo di certo creata e voluta noi, una telefonata me la sarei aspettata. Non è andata così: anzi in questi giorni sto sentendo in giro versioni della vicenda che mi fanno estremamente male e non corrispondono purtroppo alla realtà. Addirittura qualcuno sostiene che il giocatore sarebbe stato buttato fuori di casa, elemento della vicenda che ovviamente non corrisponde al vero e che smentiamo categoricamente».

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