Hockey, al via il Memorial Bianchi

Tutto è pronto per la seconda edizione del 3x3 “Memorial William Bianchi” all’oratorio di San Bernardo a Lodi: dal 10 al 21 luglio due partite ogni sera con dieci formazioni iscritte

LA “GABBIA” DI SAMBE RIAPRE LE PORTE

La passione per l’hockey a Lodi non va mai in vacanza. Nemmeno d’estate quando tutto è fermo e i campionati sono ancora ben lontani dal cominciare. Dopo il grande successo del triangolare benefico di sabato scorso dedicato a Christian Giagnoni, che in una serata piena di eventi mondani ha saputo portare sulle tribune del “PalaCastellotti” più di seicento persone, si avvicina adesso il momento del torneo di hockey all’aperto che avrà come teatro ancora una volta l’oratorio di San Bernardo. Mercoledì 10 luglio partirà infatti la seconda edizione del Torneo di hockey 3x3 «Memorial William Bianchi», manifestazione organizzata dai ragazzi del Roller Lodi, con Luca Severgnini in testa assieme a Ivano Giuditta.

GOL E BENEFICENZA

La prima edizione, andata in scena un anno fa, fu un vero e proprio successo in tutti i sensi, con un riscontro di pubblico impressionante, capace di assiepare per una settimana attorno alla «gabbia» di San Bernardo diverse decine di persone ogni sera. Per questo dalla prossima settimana si replica, anzi si raddoppia. Non più otto squadre, ma dieci, e torneo che comincerà mercoledì 10 e si concluderà domenica 21 luglio, per un totale di undici serate, con due partite a sera, all’insegna dell’hockey e del divertimento. Senza dimenticare ovviamente la parte benefica, visto che gli organizzatori hanno deciso di devolvere l’intero ricavato alla Smom per il «Progetto salute Christian», continuando così ad aiutare l’ex capitano del Prato che necessita di cure dopo l’incidente stradale che lo ha costretto su una sedia a rotelle. «Siamo quasi pronti e presto sorteggeremo le squadre - spiega il promotore del torneo Luca Severgnini -. Penso che sia una bella iniziativa, che speriamo coinvolga ancora tanta gente come l’anno scorso. Noi ci divertiamo a organizzare e ci divertiremo ancora di più a giocare. Un grazie anticipato va a tutti i miei amici del Roller Lodi che mi stanno dando una grossa mano e in particolare a Elisa Bettinelli, Carlo Quazzoli e Stefano Moroni e soprattutto al parroco di San Bernardo don Peppino Bertoglio che ha rivoluto con grande forza l’hockey nel suo oratorio».

GIOCATORI ED EX IN PRIMA LINEA

Tra una settimana dunque si parte e, c’è da scommeterci, sarà ancora un successo. Questo perché Lodi è davvero «hockey city» e la passione immensa per questo sport non accenna a diminuire, nemmeno alla vigilia di una stagione che vedrà la sua principale realtà, l’Amatori, subire un sostanziale ridimensionamento economico e tecnico. Il merito va soprattutto ai protagonisti, giocatori, ex giocatori e anche tifosi, che, come testimoniano queste iniziative, si adoperano con ogni mezzo a loro disposizione per tenere sempre accesa la fiammella hockeistica in città. Una passione che meriterebbe di trovare un valido appoggio anche da parte delle istituzioni che in questi anni hanno cavalcato, troppo spesso soltanto a parole, il boom a rotelle.

IL SOGNO: UNA PISTA ALL’APERTO

Già un anno fa un gruppo di tifosi raccolse oltre quattrocento firme per sollecitare la costruzione di una pista di hockey all’aperto, progetto sognato da tanti fin dai tempi della demolizione del “Revellino”, ma mai messo in pratica dalle amministrazioni comunali che si sono succedute. Chissà che questa seconda edizione del «Memorial William Bianchi» non serva a smuovere finalmente chi di dovere, dando così uno slancio decisivo a un progetto serio per l’hockey che una città come Lodi non può non avere.

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