Haidane riporta la Fanfulla nella storia

Argento beffa nei 1500, poi 3000 d’oro

Fino a 19 giorni fa non poteva neppure disputare i campionati tricolori, ora invece Abdellah Haidane arriva a un'unghia da un'inedita quanto prestigiosa doppietta di titoli italiani Assoluti e sogna una maglia azzurra alle Olimpiadi di Londra. Dopo la beffa d'argento (o il titolo gettato al vento, a seconda della prospettiva da cui si guarda) dei 1500 di sabato, la rivincita d'oro ieri in un 3000 in cui il 22enne giallorosso fa ciò che vuole: il week end dei tricolori indoor di Ancona consacra il fanfullino (nato in Marocco nel 1989 e naturalizzato italiano solo l'8 febbraio scorso) come grande protagonista del mezzofondo azzurro che guarda a Europei e Giochi olimpici e consegna ala Fanfulla quella pedina di primissimo piano ai campionati italiani Assoluti che era forse l'unico tassello mancante alla vorticosa crescita della società di Sandro Cozzi nelle ultime stagioni. Curioso che quest'ultima tessera del puzzle arrivi dal settore maschile, che mai (prima di sabato) aveva raccolto podi ai campionati nazionali Assoluti: la Fanfulla tra le donne vanta invece ben tre titoli su pista, tutti nel salto in alto (Francesca Sicari all'aperto nel 1995 e Anna Visigalli all'aperto nel 2004 e indoor nel 2005).Haidane aveva predetto alla vigilia che la sfida con il compagno di allenamento Merihun Crespi (Cs Esercito) poteva essere il leit motiv tricolore: così è stato, in un emozionante "botta e risposta".La botta arriva sui 1500, con il "gol di rapina" di Crespi. Dopo un passaggio velocissimo ai 400 (55"2), Haidane lascia il comando della gara all'amico-rivale e la prova si fa più tattica. I due si alternano in testa fino a 100 metri dall'arrivo, quando il 22enne fanfullino cambia passo e prova ad andarsene: sembra riuscirci, ma Crespi non è domo e rimonta negli ultimi metri. Su quello che era il vecchio filo di lana Haidane commette l'errore di rialzarsi per un attimo e di accennare un gesto di esultanza, mentre il rivale si tuffa a capofitto. Risultato: cronometro fermo a 3'44"79 per entrambi, ma titolo al fotofinish a Crespi. «Gara davvero gestita molto bene sul piano tattico - aveva scritto Haidane ieri mattina via sms al "Cittadino" -, peccato per la stupidaggine di aver pensato troppo presto di avere vinto: mi dispiace soprattutto per la Fanfulla».Qualche ora dopo nei 3000 ecco la risposta da titolo: corsa d'attesa fino a 550 metri dal termine, poi Haidane accelera e a rimanergli a tiro sono solo Crespi e Marco Salami. Nell'ultimo giro non ce n'è per nessuno: l'atleta allenato da Giorgio Rondelli vince (stavolta per davvero) a braccia alzate in 8'11"71. «Ho corso sciolto - commenta il mezzofondista residente a Castel San Giovanni -: ho prima sfruttato il treno di De Nard, Cominotto e Nasti e poi lanciato la progressione. Rammarichi per la doppietta sfumata? No, vuol dire che sarà per l'estate all'aperto». Quando l'obiettivo, minimo della Fidal e dichiarazione di eleggibilità della Iaaf permettendo, sarà a cinque cerchi.

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