Gli scontri dopo la gara di play out con il Sangiuliano, scattano dieci daspo per gli ultras della Triestina e della Pro Patria

I tifosi ospiti avevano cercato deliberatamente di attaccare i rivali, soddisfazione dell’ amministratore delegato Andrea Luce per la decisione della questura di Monza

Dieci Daspo richiesti dal questore di Monza e della Brianza nei confronti dei tifosi della Triestina “gemellati” con la Pro Patria dopo gli scontri con i tifosi del Sangiuliano City. Sotto la lente di ingrandimento il match casalingo del Sangiuliano, giocato il 13 maggio allo stadio di Seregno, valevole i Play Out del campionato di calcio di Serie C – Girone A. Gli ultras della squadra friulana, all’uscita dell’impianto sportivo, hanno atteso i rivali ed eludendo il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine hanno attaccato i tifosi sangiulianesi.

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Da qui i provvedimenti che prevedono il divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive da uno a otto anni per le persone identificate, dieci ultras di Triestina e Pro Patria. «Era un atto dovuto, previsto, che noi tutti ci aspettavamo» commenta Andrea Luce, amministratore delegato del Sangiuliano City, che si complimenta con la questura, che è riuscita ad agire in tempi brevi, individuando i responsabili di «comportamenti intemperanti».

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