Giro, Sagan regala spettacolo

Il tre volte campione del mondo vince sul traguardo di Foligno

Uno scatenato Peter Sagan vince la tappa, un meritato applauso va anche per la sua squadra che fa una gran selezione, Gaviria e Cimolai rimangono con l’amaro in bocca. Tappa corta, la più corta di questa edizione del Giro, solo 139 km che attraversano il cuore dell’Italia. Nell’ultima prima della giornata di riposo, tra L’Aquila e Foligno, i saliscendi, che i ciclisti chiamano mangia e bevi, si concentrano nei primi 100 km, dopo l’ultimo gran premio della montagna di circa 7 km molto pedalabili, mancano poco meno di 39 km di discesa e pianura nel finale. La gara stavolta parte senza frenesia, e come ci si aspetta la fuga, di 5 corridori, non fa paura e viene lasciata andare. Il gruppo o per meglio dire le squadre dei velocisti si mettono a lavorare per gestire il margine con i fuggitivi, non lasciando mai più di 2 minuti.

La corsa prende vita quando mancano circa 60 kma Foligno, la Bora Hansgrohe, squadra di Sagan, vuole eliminare i velocisti sulle ultime ascese. Il ritmo si alza notevolmente e i risultati iniziano ad arrivare, diverse ruote veloci si staccano. I big sono davanti e non si risparmiano, Evenepoel vuole guadagnare secondi sull’ultimo traguardo volante. La Deceuninck-Quick Step fa un gran forcing, ma Filippo Ganna con una forza incredibile porta fuori Bernal. Evenepoel copre il buco e rilancia, da dietro arriva Narvaez, compagno di Bernal, che come un treno ruba la prima posizione, poi Evenepoel e Bernal. Il belga guadagna solo un secondo. Siamo negli ultimi decisivi chilometri, Viviani, Gaviria, Sagan, Cimolai e i restanti velocisti provano a prendere le prime posizioni scortati dai loro uomini. Parte Molano, compagno di Gaviria, per lanciare la volata, Sagan si inserisce e lo salta netto. Una grande vittoria per il tre volte campione del mondo, una vittoria sicuramente cercata e soprattutto meritata.

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