
Giro d’Italia, è arrivato l’acuto di Caruso
Grande vittoria per il ciclista italiano, mentre Bernal chiude secondo la tappa e mette in cassaforte la maglia rosa
Brividi e applausi a scena aperta per Caruso che vince con una meraviglia, Bernal arriva secondo e difende il primato. Penultima tappa e ultima frazione in linea prima della cronometro finale. La ventesima tappa che corre da Verbania fino alla cima dell’Alpe Motta vede un totale di 164 km con ben 4200 metri dislivello. Dopo un inizio, come sempre sfavillante, escono 9 uomini e nel primo tratto di pianura riescono a guadagnare un margine che arriva circa a 5 minuti. Il gruppo non lascia troppo spazio, tanti vogliono provare l’ultima zampata. Yates, Almeida, ma anche un highlander Nibali vogliono fare corsa dura fin dall’inizio della prima salita. Verso il passo del San Bernardino, dove si sconfina in Svizzera, i fuggitivi hanno vita breve, da dietro il gruppo sale regolare ma con un buon passo. Tutti in fila, un serpentone che semina corridori in ogni dove. Nell’ultima parte dell’ascesa arriva l’azione che non ti aspetti, Bardet e i suoi compagni attaccano e vengono seguiti da Caruso e Bilbao. Il gruppo della maglia rosa risulta decimato, solo lui ha due compagni e tutti così lasciano a loro l’onere di ricucire il divario. Bernal decide di limitare i danni, di controllare, come ieri la condizione non sembra la migliore e i secondi di distanza vanno così a 40”. Sul passo dello Spluga le distanze rimangono invariate.
Caruso ci regala emozioni infinte, un “gregario” all’attacco col sogno rosa. Castroviejo e Martinez sono due gregari fuori dal comune, prima uno poi l’altro fanno un lavoro enorme, la Ineos Grenadiers dimostra, ancora una volta, di essere una corazzata incredibile. Sulle rampe finali che portano al traguardo Bilbao deve lasciare Caruso da solo con Bardet, l’italiano ringrazia il suo compagno e parte. Martinez continua a pilotare Bernal, Almeida non resiste come Yates che poco dopo si vede costretto a cedere. Bardet fatica, non dà mai cambi, Caruso a 3 km dall’arrivo decide di andare da solo, si alza sui pedali, forse spinto da tutta Italia, vola e vince una tappa stupenda. Bernal arriva secondo e mette in cassaforte la sua maglia rosa.
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