GINNASTICA La “favola” di Oscar Madonini

A soli 14 anni ha già disputato una tappa del campionato italiano di Serie A1

Saper decidere è importante, ma a volte è meglio restare indecisi. Ne sa qualcosa Oscar Madonini, che ha solo 14 anni e che quindi di decisioni importanti ne dovrà ancora prendere tante: aver tentennato sulla scelta dello sport lo ha però portato... nella massima serie della ginnastica artistica. Madonini, lodigiano, studente al liceo scientifico Gandini, lo scorso 3 febbraio ha gareggiato alla sbarra nella prima tappa del campionato di Serie A1 a Montichiari con i colori della Juventus Nova Melzo ed è stato convocato pure per la seconda tappa di sabato ad Ancona. Oscar è nato agonisticamente nella Fanfulla: in palestra fin da piccolissimo (tre anni) con Gloria Brambilla, è poi cresciuto nella sezione agonistica bianconera con l’appassionata guida di Fausto Cabrini e Jessica Moretti e dall’estate 2022 si allena a Melzo con Giovanni Cipolla e Fulvio Vailati. Il suo percorso nei campionati italiani Allievi Gold di concorso generale è ricco di piazzamenti (quattro volte nei primi 12 tra 2018 e 2022): lo scorso anno, ai tricolori Gold della categoria Junior 1, è stato 11esimo sui sei attrezzi centrando la settima posizione di specialità nel cavallo con maniglia. Una costanza di rendimento e un eclettismo che farebbero pensare a una passione innata per la ginnastica, ovvero lo sport di famiglia visto che mamma Susanna Chiodaroli è stata atleta approdata alle selezioni zonali prima di essere fermata dagli infortuni e la sorella maggiore di Oscar, Aurora, è approdata alla Serie B. In realtà non è propriamente così. Il giovane Madonini infatti non era troppo convinto: «All’inizio della ginnastica non mi piaceva proprio nulla, forse preferivo il judo che praticava il mio migliore amico», ricorda oggi divertito. A contestualizzare il tutto pensa mamma Susanna, che lo accompagna abitualmente agli allenamenti a Melzo: «Dopo aver iniziato con i corsi di “baby gym” gli abbiamo chiesto se volesse fare altri sport, compreso il judo, ma aveva sempre un’obiezione: era sempre indeciso...così ha continuato a fare ginnastica». La passione sarebbe arrivata più tardi: vedendo in tv il campionissimo Kohei Uchimura (due ori olimpici e sei mondiali nel concorso generale), conoscendo di persona Jury Chechi e Igor Cassina e vivendo una realtà di allenamento con alcuni azzurri come compagni di squadra. Fino alla A1: «A Montichiari sono entrato in pedana dopo che i miei compagni avevano già fatto bene: ho fatto il mio esercizio al meglio e poi mi sono goduto il resto della gara». Senza pensieri... e senza indecisioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA