Gianluca Naso trionfa alla Canottieri

(ore 18) Sulla strada di Wimbledon Gianluca Naso trionfa sulla terra battuta lodigiana e promuove la Canottieri Adda. Non c’è stata storia nella finale dell’open «Trofeo Città di Lodi»: troppo forte il giocatore siciliano (professionista reduce dalle qualificazioni del Roland Garros) per il 2.2 milanese Alessandro Petrone, alfiere del Tc Sancolombano.

(ore 10) Non ci sarà la testa di serie numero uno, bensì un po’ di Lodigiano nella finale del “Trofeo Città di Lodi” sulla terra battuta dei campi della Canottieri Adda. Nella semifinale di ieri il blasonato Stefano Galvani, già numero 99 del mondo Atp e arrivato nel 2008 a un passo dai sedicesimi di finale a Wimbledon, si è dovuto ritirare sul 5-5 del primo set della sfida con Alessandro Petrone, 2.2 milanese portacolori del Tc Sancolombano, per un problema alla spalla già provata dal lungo match degli ottavi contro Rovetta e dalla terza partita in 24 ore. Il giovane Petrone, 21enne studente in scienze motorie, sfiderà in finale Gianluca Naso che ieri nella seconda semifinale ha piegato 7-6/6-1 Riccardo Sinicropi: il match conclusivo è in programma oggi alle 15, chi non potesse essere presente sui campi di via Nazario Sauro potrà comunque gustarsi l’incontro in streaming su www.pulsarchannel.it. Ieri mattina si sono disputati anche i quarti, con Petrone che ha rifilato un significativo 6-3/6-2 al meglio classificato Massimo Ocera (2.1 del Tc Crema). Sempre nei quarti Galvani aveva battuto Marco Pedrini per 6-3/6-4, Naso aveva sconfitto Giuseppe Menga per 6-3/6-2 e Sinicropi aveva messo ko l’ultimo dei “prodotti” del tennis del Lodigiano e del Sudmilano, il sanzenonese Marco Danelli, con il punteggio di 6-2/6-1. Proprio Danelli, 35enne da anni sulla breccia dei tornei tennistici Open, ha “lanciato” il rush finale del “Trofeo Città di Lodi” con parole di grande elogio: «È il miglior Open che abbia mai giocato dal lato organizzativo, sembra di stare a un torneo internazionale dell’Atp o dell’Itf. La mia partita? Mi rimane la curiosità di sapere come sarebbe andata giocando con il fresco della sera, ma visto lo score probabilmente avrei fatto solo qualche game in più contro un avversario nei primi 550 giocatori al mondo, giovane e allenato. Quest’anno ho già fatto finale all’Open di Gallarate, la mia stagione entra nel vivo proprio a giugno».

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