Gallinari in esclusiva al Cittadino«Aiuterò gli azzurri agli Europei»

È tutto pronto per la partenza degli Europei in Lituania e Danilo Gallinari non vede l’ora di condurre gli azzurri in questa nuova e intrigante avventura, in attesa di conoscere il suo futuro prossimo (Nba o Europa?), minato dall’incombente «lock out». Atterrato due giorni fa a Siauliai («Qui fa freschetto e piove, meglio dell’afa italiana di questi giorni»), il 23enne di Graffignana è stato «costretto» dal maltempo e dall’inerzia nel procurarsi un ombrello a rilassarsi in camera assieme al compagno Gigi Datome, una volta terminato l’allenamento pomeridiano, momento perfetto per presentare in esclusiva al «Cittadino» la kermesse continentale che scatterà domani.

Partiamo dalla domanda più ovvia: quali sono le aspettative di questa nuova Nazionale?«Il primo obiettivo è riuscire a passare il primo turno; abbiamo un girone molto difficile e già arrivare tra le prime 12 sarebbe un traguardo importante. Una volta raggiunta la seconda fase vedremo quello che succederà e di arrivare il più in alto possibile».

L’obiettivo di conquistare l’accesso diretto alle Olimpiadi di Londra 2012 (biglietto riservato alle due finaliste, o alla medaglia di bronzo nel caso - remoto - in cui la Gran Bretagna approdasse in finale) sarà decisamente arduo, ma la banda azzurra è reduce da un’ottima fase di preparazione, che ha portato a ben 9 successi nelle 11 gare giocate. Quali progressi sono stati evidenziati in questo cammino pre Europei? «Abbiamo fatto notevoli progressi, soprattutto in termini di fluidità e di chimica difensiva; siamo molto contenti di quanto fatto finora e dei tornei e delle amichevoli vinti, ma quelli non contano. È adesso arrivato il momento di vincere».

Se la Nazionale potrà contare finalmente sul terzetto «americano» Bargnani-Belinelli-Gallinari la strada potrà essere più agevole. Ma quali sono i punti di forza e di debolezza di questa squadra? «In attacco abbiamo tantissime soluzioni e anche in difesa abbiamo avuto degli ottimi sprazzi, ma troppi alti e bassi. Il primo punto da migliorare sarà la continuità di rendimento nei 40 minuti. Inoltre, rispetto alle altre squadre manchiamo di chili, soprattutto sotto canestro, quindi dobbiamo essere bravi nel trasformare questa atipicità in un nostro vantaggio».

Com’è il gioco di coach Pianigiani, già consacrato con il suo club ma ancora da testare in ambito nazionale?«Ha un gioco molto sistematico e preciso, con tantissime regole sia in attacco che in difesa. Tutti noi sappiamo bene cosa fare e anche in allenamento ci ferma spesso per correggere i minimi dettagli».

Più che un dettaglio, una certezza: l’etichetta da leader affibbiata a Danilo Gallinari. Qual è il ruolo che ti ha affidato il ct?«Mi ha dato un incarico molto importante: devo prendermi molte iniziative personali, attaccare il canestro e usare tanto la voce per aiutare i compagni in attacco e soprattutto in difesa. In campo europeo le gare si vincono proprio dietro e se riusciremo a rispettare tutte le regole del coach verrà fuori una bella difesa. Io ne sono il perno e devo prendere molte decisioni in campo in questo ambito».

Diamo uno sguardo alle avversarie nel primo girone, cominciando dalla Serbia, che gli azzurri affronteranno nell’esordio di domani...«È una delle squadre più forti dell’intero Europeo ed è candidata al podio. La Francia punterà molto sul suo strapotere fisico e sui tanti giocatori Nba; Israele ha atleti con grandissima esperienza di Eurolega che potrà valere molto in questo livello; la Germania ha quei due gioatori che ben conosciamo (Dirk Nowitzki e Chris Kaman, ndr)».

E infine la Lettonia, squadra cuscinetto che gli azzurri dovranno assolutamente battere, salvo poi fare il colpaccio contro almeno due delle altre nazionali per passare il turno. Quale sarà la gara chiave?«Già la prima sarà fondamentale. Non solo dal punto di vista del risultato, ma soprattutto mentalmente. Anche se affronteremo la Serbia, che si gioca l’oro assieme a Spagna e Lituania, dovremo provare subito a vincere».

E il tuo futuro? Il paventato approdo di Wilson Chandler all’Olimpia Milano chiuderebbe la strada a un tuo ritorno in biancorosso?«Io escludo il mio approdo a Milano o da altre parti, per cui non ci sarebbe nessun conflitto nel caso di una firma di Chandler con l’Olimpia».

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