Eurolega grandi firme:

a Lodi il top dell’hockey

lodi Migliaia di occhi puntati sui migliori giocatori d'Europa e del mondo. Le tribune del “PalaCastellotti” che si trasformeranno in grandi appostamenti, dai quali osservare e ammirare i colpi di classe di Jordi Bargallò, forse il più forte giocatore in assoluto del prossimo concentramento, o le finalizzazioni furiose di Raùl Marin oppure ancora i missili di Sergio Silva. Insomma, dal 24 al 27 maggio a Lodi ce ne sarà per tutti i gusti, per palati fini e anche per quelli meno abituati all'hockey d'élite, ma di sicuro ci sarà da divertirsi con la “final eight” di Eurolega ospitata e organizzata dall'Amatori. Tra i mostri sacri mancheranno all'appello infatti soltanto Pedro Gil e Reinaldo Ventura del Porto, eliminati nel girone qualificazione da Valdagno e Liceo La Coruña, ma per il resto la gran sfilata sarà al completo. Nella carrellata delle star è obbligatorio partire da Jordi Bargallò Poch, sogno di mercato di moltissime società fra le quali anche quella lodigiana, che l'anno scorso ha trascinato i galiziani alla conquista della quinta Eurolega della società biancoverde. Spagnolo, classe 1979 nativo di Sant Sadurní d'Anoia, ha nel suo palmares tre Mondiali e tre Europei con la nazionale spagnola, due Eurolega, due Coppa Cers, una Supercoppa europea e una Coppa intercontinentale con le squadre di club. Basta così? Certo che no. Perché là davanti l'asso spagnolo farà coppia con Jopes Lamas, capocannoniere del Liceo in campionato con 27 gol in 18 partite, tralasciando giocatori del calibro di Ricardo Barreiros (che non rinnoverà a fine anno, promesso sposo del Porto?), Edu Lamas e Sergi Miras. L'attesa sarà però anche per la superpotenza dell'hockey mondiale, quel Barcellona stratosferico capace di vincere ben 19 volte l'Eurolega e 23 volte il campionato spagnolo. Numeri mostruosi e se è vero che la scorsa stagione i blaugrana hanno attraversato un momento di crisi, è vero anche che quest'anno il nuovo tecnico Gaby Cairo è tornato per recitare la parte del leone. Una prova? In Spagna il campionato è già finito da tempo, visto che il Barcellona dopo 18 partite comanda la classifica con 10 punti di vantaggio sul Liceo con otto partite ancora da giocare. Guardando la formazione... chi peschi peschi, trovi un campione. Beto Borregan è il capitano e leader indiscusso, autentico trascinatore di un gruppo che comprende anche Sergi Panadero, Mia Ordeig, Marc Torra, Marc Gual, Pablo Álvarez, Sergi Fernández, Aitor Egurrola, Reinaldo García, insomma tutto quanto un allenatore potrebbe desiderare. Il fulcro del gioco è capitan Borregan, arrivato a Barcellona nel 1994 e debuttante a 17 anni nelle massime competizioni guidato dal guru Carlos Figueroa. In Catalogna ha vinto tutto ed è diventato capitano ricevendo il testimone da José Luis "Negro" Páez. Proprio nel Reus ci sarà anche lui, l'ex stella el Roller Monza, che a quasi 43 anni ha già annunciato (così come il compagno di squadra Xavi Caldù) a fine anno di voler lasciare i rossoneri. Ma al di là di Paez, la vera stella dei catalani in questo momento è Raùl Marin, classe 1986 capocannoniere della scorsa Liga e dell'ultimo mondiale con la Spagna. Giocatore eclettico, è micidiale sotto porta e spietato nell'uno contro uno, vedasi lo spettacolare “alza e schiaccia” contro il Tenerife nella passata stagione. Occhi puntati anche sul Portogallo: il fatto che a Lodi siano già passati qualche volta non vorrà dire che elementi del calibro di Sergio Silva, Carlitos Lopez o Diogo Rafael del Benfica vengano snobbati. E se i primi due incutono ormai un fascino quasi reverenziale, il giovanotto classe 1989 è considerato dagli esperti lusitani (tra i quali l'ex giallorosso Miguel Antonio Rocha) il miglior giocatore portoghese del futuro. Rapidità di esecuzione, velocità di pattinaggio e concretezza sotto rete sono le doti che hanno consentito a Diogo Rafael di stregare il tecnico Luis Senica. Carlos Nicolia (Valdagno), l'ex Viareggio Martin Montivero (Candelaria), Vitor Hugo e Antonio Silva (Oliveirense) faranno il resto. Assieme ovviamente ai giallorossi, perché Losi, Antezza, Platero e Montigel sono ormai “top players” a tutti gli effetti. L'ombelico del mondo hockeistico, signore e signori, sarà Lodi.

Aldo Negri

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