«E ora prendiamoci la Coppa Italia»

Una notte magica di Eurolega e una di Coppa Italia che potrebbe diventare storia. Lodi e l’Amatori stanno vivendo un “magic moment” che non vuole avere fine, con ben dodici vittorie tra campionato, Coppa Italia ed Eurolega, spazzando via lungo il percorso squadroni come Valdagno, Viareggio, Bassano e Vic. E a metà tra la grande serata europea e quella che potrebbe consegnare all’Amatori un trofeo atteso per oltre trent’anni, il presidente Fulvio D’Attanasio si confessa a cuore aperto, esternando le sue emozioni e soddisfazioni per quanto i suoi ragazzi stanno facendo. A partire dal 6-1 sul Vic che ha bagnato come meglio non avrebbe potuto il ritorno dell’Amatori in Coppa dei Campioni: «Non potevamo aspettarci serata migliore per questo debutto in Eurolega. È stata una serata assolutamente perfetta, la squadra è stata straordinaria, siamo entrati in pista umili, concentrati e determinati, ma soprattutto molto tranquilli grazie alla grande serenità che ci trasmette il nostro allenatore, uno che ha vinto tutto e sa come si affrontano e vincono gare come queste. Abbiamo superato a pieni voti il primo esame europeo, ora continuiamo su questa strada per superare anche i prossimi». Sia con il Vic che nelle undici precedenti messe in fila dall’Amatori si è vista tutta la mano di Pino Marzella, l’allenatore fortemente voluto dalla società, che, appena scelto, fu causa di contestazioni di alcuni tifosi sotto la casa del presidente: «Quell’episodio, come tanti altri in passato, fa semplicemente parte dei ricordi. Mi preme solo sottolineare che io non conoscevo personalmente Marzella, l’ho incontrato un giorno e mi ha stregato la sua voglia di tornare ad allenare, di vincere e la sua totale sicurezza nelle potenzialità di questa squadra. Non mi ha chiesto altri giocatori, mi ha solamente detto che se i giocatori lo avessero seguito avremmo vinto. Ha saputo dare a questo gruppo la mentalità vincente che non aveva e ha trasformato dei giocatori di valore in campioni veri. Questo credo che sia il suo più grande merito». Gli occhi del presidente si illuminano quando si passa a parlare della finale di domani col Bassano, una serata che potrebbe diventare storica: «Per natura cerco di rimanere tranquillo e calmo e pensare che possa essere una grande festa dello sport. È naturale però che ci sia una grande attesa, perché noi lodigiani aspettiamo da tanto di tornare ai vertici: ecco, questa finale la vedo come una tappa per entrare nella storia. Ripenso all’Amatori degli anni 90 che, con uno squadrone, vinse molto meno di quanto avrebbe potuto e meritato e penso che adesso tocca a noi ridare a Lodi una piccola parte di quello che allora non arrivò. C’è un’intera città che si sta mobilitando attorno a noi per questo evento e che noi vogliamo ricompensare mettendo in bacheca un trofeo importante». D’Attanasio riavvolge non senza emozione il film dei suoi quindici anni di presidenza, proprio adesso che stanno per essere celebrati dalla prima vera vittoria del suo Amatori: «Ricordo bene quella sera di fine agosto del 1996 in cui i genitori di due squadre di ragazzini si riunirono in uno stanzino del Circolo Archinti per decidere cosa fare dei loro figli. Bisognava scegliere se unirci alla società già esistente o camminare da soli: decidemmo di provare a farcela da soli, serviva una persona che mettesse le firme e gestisse quella nuova società, scelsero me e non avrei mai pensato che sarebbe durata così a lungo. È stato un cammino intenso e a volte difficile, ma con qualche bella soddisfazione, come i tre titoli italiani giovanili vinti. Non ce l’avremmo mai fatta senza l’appoggio del pubblico, dell’amministrazione comunale e degli sponsor, su tutti la Banca Popolare, che ci sostengono sempre. Domani potremmo coronare questa avventura con una grande vittoria che ci auguriamo sia la prima di una lunga serie»

© RIPRODUZIONE RISERVATA