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Martedì 03 Settembre 2013
Di Pilato: l’argento è d’oro
«Ho dimostrato che si possono superare tutte le difficoltà: a volte lo spirito
conta più del fisico e ho sfruttato questa energia»
Chiamarla "impresa" sarebbe riduttivo. Perché questa volta Tommaso Di Pilato è andato decisamente oltre le proprie possibilità. Nonostante un ginocchio fuori uso, l'atleta non vedente di San Giuliano ha conquistato una splendida medaglia d'argento ai Mondiali di sci nautico per disabili che si sono conclusi domenica all'Idroscalo. Sull'acqua del "mare dei milanesi" Di Pilato, 48 anni, si è piazzato al secondo posto nel salto con 15,20 metri, 40 centimetri in meno del proprio record personale e a pochissime lunghezze anche dal primo classificato, l'altro azzurro Daniele Cassioli. «Sono andato oltre le previsioni - racconta Tommaso con l'aria di chi sa di averla combinata grossa -. Ho dato tutto, nonostante le condizioni del ginocchio, e ho stupito tutti. A volte si dice che lo spirito conta più del fisico: è proprio vero, ho sfruttato questa energia che oggi pochi usano e sono riuscito a dare il massimo». Per Di Pilato si trattava del quinto Mondiale in carriera: «In passato ho vinto tre ori, ma questa forse è stata la medaglia più bella perché più sofferta. Se sono riuscito a gareggiare devo ringraziare soprattutto tre persone: il medico federale Stefania Basso che mi ha assistito fino a domenica, la mia guida Fabrizio Sonzogni e l'allenatore Daniele D'Alberto che hanno insistito perché partecipassi». Alla medaglia personale, Tommaso ha aggiunto un altro argento grazie al piazzamento d'onore raggiunto dall'Italia nella classifica a squadra: la comitiva azzurra è arrivata alle spalle degli Stati Uniti («Ma gli americani erano metà di mille», ironizza Di Pilato) con 11787.45 punti. In totale la nostra Nazionale ha conquistato 14 medaglie, di cui 5 d'oro, 7 d'argento e 2 di bronzo. «Ho voluto dare uno schiaffo al mondo - continua Di Pilato -. Ho dimostrato che si possono superare tutte le difficoltà, basta avere la voglia e lo spirito». Unico neo, lo scarso pubblico presente durante la gare: «L'Idroscalo avrebbe potuto dare di più a livello di spettatori. Probabilmente la manifestazione ha avuto poca eco a livello mediatico, è un peccato perché c'è stato grande spettacolo». Ora Tommaso si riposerà qualche giorno e poi tornerà in acqua per preparare i campionati italiani, in programma tra due settimane a Recetto (Novara): «Il ginocchio non guarirà nemmeno per quell'appuntamento, ma sicuramente potrò dare qualcosa di più». E festeggiare un'altra impresa eccezionale.
Fabio Ravera
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