Derby al “Chiesa”: il Fanfulla è in vantaggio 4-3 sul Sant’Angelo, 8 i pareggi

La storia ultracinquantenaria delle sfide tra le due “big” del Lodigiano

Gli ultimi due li ha vinti il Fanfulla, per il Sant’Angelo di Roberto Gatti c’è una missione in più da compiere: pareggiare i conti dei derby giocati a domicilio. Al momento siamo 4-3 per i bianconeri di Lodi, con il corollario di otto pareggi.

Sono i numeri di una rivalità accesa da oltre mezzo secolo, per la precisione dal 29 settembre 1968.

Il Sant’Angelo, rifondato nel 1963, è orgogliosamente risalito dalla Terza Categoria alla Serie D. Al derby, dopo sei giornate, arriva da capolista, alla pari proprio con i cugini. Vince la prudenza e il tabellino resta immacolato. Stesso risultato l’anno successivo, in una replica piuttosto tribolata per via di un doppio rinvio, prima per la pioggia, poi per la neve (in marzo).

È invece un guizzo di “Falco” Galli - già a segno nel 2-1 dell’anno precedente alla “Dossenina” - a regalare ai bianconeri il primo successo sul campo dei rivali l’11 ottobre 1970. Il Sant’Angelo retrocede, ma la Promozione gli sta stretta e nel giro di due stagioni, sotto la presidenza di Carlo Chiesa, ritrova la Serie D e con essa il derby. In panchina - è il 1973 - siede il rampante Guerrino Rossi da Monticelli d’Ongina, 39 anni, a guidare una squadra da lustrarsi gli occhi. Il Fanfulla non può competere. Il re del derby è Luciano Servidei da Bagnacavallo: imprendibile per i difensori di Fausto Braga, segna sia a Lodi (1-0) che a Sant’Angelo (2-0, con autorete finale del fanfullino Verdelli).

Il Sant’Angelo vola in C e ci resta per quattro stagioni. Declassati in C2 nel 1978, i barasini di mister Giancarlo Danova non vedono l’ora di risalire. Il patron Achille Bosia non bada a spese e chiama in rossonero Bobo Gori e l’enfant du pays Derio Marchesi. Alla “Dossenina” decide nel finale l’incornata di Dell’Amico, nel ritorno il Fanfulla ringrazia l’autorete di Lolla che pareggia il gol di Marchesi e si prende il punto dell’onore. Le parti si ribaltano nel 1982/1983, di nuovo in C2: il Fanfulla, lanciato verso la promozione, vince all’andata con una doppietta di Cristiano Masuero, ma a Sant’Angelo non passa (0-0).

Salito in C1, il club bianconero retrocede due volte in tre anni e affronta una grave crisi societaria. Non sta meglio il Sant’Angelo dell’allenatore-giocatore Mauro Cappelletti che nel 1987 scivola in Promozione con l’unica soddisfazione di aver strappato lo 0-0 nel pallido derby di casa.

Quando le due squadre si ritrovano al “Chiesa”, il 4 novembre 1989, sempre in Interregionale, al Fanfulla non basta raccogliere la bellezza di 16 calci d’angolo (a zero): il derby lo vince il Sant’Angelo di Franco Crotti grazie all’incornata di Tonini nel finale del primo tempo. Il Fanfulla di Paolo Chierico ricambia la cortesia il 21 aprile 1991, tornando a espugnare il “Comunale” dopo oltre vent’anni con un colpo di testa di Filippo Spelta (nipote d’arte) dopo 36 secondi dall’inizio della ripresa.

Il Sant’Angelo scivola in Eccellenza e per ritrovare il derby bisogna attendere il 9 gennaio 1999. Il Fanfulla è appena passato alla cordata di imprenditori capeggiata da Silvano Chiapparoli, vulcanico re della logistica. In classifica la squadra, da poco affidata a Corrado Verdelli, ha rimediato la miseria di 7 punti in 15 giornate, il Sant’Angelo di Claudio Nichetti ne conta 26. In mezzora segnano Dell’Orso e “Turbo” Chiellini, ma il Fanfulla – che fa debuttare Rubinacci e il bomber Riccadonna, prelevato proprio dal Sant’Angelo – accorcia con Castoldi e, nella nebbia fitta, sfiora pure il pareggio. Sono i segnali della “remuntada” che si completerà nel sorpasso siglato dal successo per 3-1 nel derby di ritorno. Sullo slancio i bianconeri puntano alla C, sulle tracce del formidabile Pavia. L’8 aprile al “Chiesa” si chiude sul 2-2 un derby spettacolare: il Fanfulla va due volte in vantaggio, con Zadra prima e con Riccadonna poi; l’espulsione di Granata e l’immediato pareggio di El Sheikh spengono però definitivamente il sogno lodigiano.

L’estate successiva sulla panchina del Fanfulla torna Chierico, il quale fa appena in tempo a vincere 3-2 il derby della “Dossenina” che vede la società squagliarsi e lo spogliatoio affollarsi di sudamericani. Il ritorno al “Chiesa” finisce 1-1: segna Spaziani per il Sant’Angelo, palla al centro e pareggia Paganello.

Succede più o meno la stessa cosa nella sfida di ritorno del torneo successivo: in due minuti, tra il 27’ e il 29’ della ripresa, vanno in gol Marco Arena per i barasini e Zanoncelli per i lodigiani. Un gol che non basterà a evitare al Fanfulla di Querin la mesta discesa in Eccellenza.

Ed è proprio in Eccellenza che si disputano gli ultimi due confronti. Il 3 ottobre 2004 il Fanfulla dell’ex Gandini lancia la volata promozione che lo vedrà prevalere sul Varese: al “Chiesa” decide Dellagiovanna dopo 7 minuti con il corredo di veementi polemiche per la rete del pareggio annullata a Cinquetti in pieno recupero. Finisce 1-0 per i bianconeri anche l’ultimo derby in terra santangiolina, giocato il 26 settembre 2010 e deciso di un gol di Angellotti dopo neppure un minuto.

Dodici anni dopo c’è un’altra pagina di storia da scrivere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA