Denver vuole cedere il “Gallo”: «Ma io vorrei chiudere qui la carriera»

«Vorrei chiudere la carriera a Denver e vedere la mia maglia ritirata al “Pepsi Center”». Danilo Gallinari confessa il suo sogno ad “Altitude tv”, nella speranza che quella con il numero 8 resti per tanti anni ancora la sua canotta in Colorado. «Rimarrò qui tutta la carriera? Lo spero, ma non lo so. È quello che vorrei», le parole del 28enne campione di Graffignana, che confessa addirittura che a fine carriera vorrebbe trasferirsi a Denver per viverci.

In realtà il “Gallo”, che è attualmente infortunato e rientrerà solo dopo l’All star game, è nuovamente finito al centro di un intrigo di mercato. Già, perché se lui dichiara eterno amore alle “Pepite”, nello stesso tempo il club sta pensando di cederlo. E lo può fare entro il 23 febbraio (alle ore 21 italiane), giorno della “deadline” del mercato a stelle e strisce. Secondo quanto riportato da Espn.com Denver (che ieri ha ufficializzato la cessione di Jusuf Nurkic e ha preso in cambio Mason Plumlee) è indeciso tra due opzioni, entrambe tese a giocarsi le chance di play off già quest’anno: da una parte c’è la volontà di sacrificare il lodigiano per ottenere in cambio giocatori importanti ma meno costosi, visto che il “Gallo” ha a disposizione una “player option” da 16,1 milioni di dollari per la prossima stagione e che non sembra intenzionato a rinunciarvi per diventare un free agent; dall’altra c’è la certezza che il numero 8 rimane comunque il miglior marcatore stagionale dei Nuggets e un leader talmente intelligente da cedere i riflettori all’emergente Jokic, continuando a lavorare per il bene della squadra. Non è un caso se Gallinari viaggia a 17.2 punti a partita, tirando con il 43% dal campo e il 38% da tre. Altre due cifre certificano la sua importanza nell’economia della squadra: quando è in campo Denver migliora il suo attacco di 2,5 punti ogni cento possessi offensivi; quando è in panchina concede 2,9 punti in più agli avversari.

Insomma, a dieci giorni dalla fine del mercato i Nuggets sono combattuti. Anche perché ci sono almeno due franchigie seriamente interessate a una “trade”, i Raptors e soprattutto i Clippers. Anche se in realtà a Toronto il nome caldo in questi giorni è quello di Serge Ibaka, mentre a Los Angeles il problema è il tetto degli ingaggi, vicinissimo a essere sfondato. Allora prendono corpo anche le due ipotesi ventilate nelle ultime ore dal telecronista Flavio Tranquillo: Orlando Magic e una meravigliosa suggestione, i Boston Celtics.

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