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Lunedì 13 Agosto 2012
D’Attanasio alza l’asticella dell’Amatori
«La Supercoppa è solo il primo obiettivo»
La politica dei piccoli passi. È questo il dogma che in casa Amatori si segue meticolosamente ormai dal lontano 1996, quando la gestione D’Attanasio riconsegnò a Lodi la passione hockeistica. E a suon di piccoli passi questo Amatori è passato dalla lotta per non retrocedere all’Europa, fino alla lotta scudetto, raggiungendo l’apice con la conquista della seconda Coppa Italia della storia lodigiana alzata al cielo lo scorso novembre. La politica dei piccoli passi sin qui ha quasi sempre pagato e dunque avanti così, all’inseguimento di quell’ultimo passettino che manca per riscrivere la storia. Questo l’input che arriva dal presidente Fulvio D’Attanasio che, a un mese dall’inizio della nuova stagione fa il punto della situazione: «Veniamo da un’annata straordinaria sotto tutti i punti di vista - le sue prime parole -, estremamente positiva a livello di squadra, con la vittoria in Coppa Italia, un campionato eccezionale dominato praticamente dall’inizio alla fine, che in altri Paesi senza i play off avrebbe voluto dire scudetto, e una prima esperienza in Eurolega ottima, con il rammarico per quel secondo gol non visto nella gara contro il Reus che ci avrebbe consegnato una semifinale storica con il Barcellona. Ed è stato un anno importante e significativo anche a livello societario: ci siamo assestati direi definitivamente ai massimi livelli, raggiungendo una certa considerazione e importanza in Lega e in Federazione e un certo prestigio anche a livello internazionale con l’organizzazione della “final eight”. L’obiettivo che ci poniamo per la prossima stagione è fare quell’ultimo passettino in più che ci manca per arrivare al top, e capirete tutti a cosa mi riferisco...» Dietro alla frase di D’Attanasio si legge la parola scudetto, parola che il presidente non pronuncia mai, ma che ha di sicuro ben impressa in mente. Uno scudetto che il suo nuovo Amatori proverà a inseguire anche quest’anno, con una squadra profondamente rinnovata da un mercato estivo che il numero uno lodigiano promuove a pieni voti: «Siamo molto soddisfatti di questo mercato e della squadra che abbiamo allestito. Penso che sia più forte di quella dell’anno scorso, anche se dipenderà dall’inserimento dei nuovi e dalla definitiva consacrazione di quelli che già c’erano. Abbiamo fatto delle scelte in parte volute e meditate, altre invece, come quella di Montigel, capitate all’improvviso e alle quali abbiamo dovuto rimediare. A questo proposito sinceramente ancora oggi non ho capito cosa sia successo e cosa abbia portato Fernando a cambiare idea dopo che avevamo trovato l’accordo. In ogni caso direi che abbiamo rimediato egregiamente e messo insieme un Amatori competitivo per provare a vincere su tutti i fronti». D’Attanasio si sofferma poi sui quattro volti nuovi: «Sostituire un giocatore come Montigel non era certo facile, ma l’abbiamo fatto al meglio portando a Lodi Velazquez che, a livello tecnico, umano e caratteriale, è ancora uno dei migliori difensori in circolazione. Un campione che formerà una coppia eccezionale con Platero, liberandolo tra l’altro di eccessive responsabilità così da farlo rendere ancora di più. Tataranni è uno dei cannonieri più prolifici ed efficaci in circolazione e Illuzzi il talento più forte dell’hockey italiano: sarà il nostro futuro, un giocatore giovane, forte e molto duttile. E poi Joao Pinto, un talento nel quale crediamo tantissimo e che ci ha colpito per la grande voglia di venire a Lodi: viene dall’hockey portoghese e lì per giocare a certi livelli devi avere numeri importanti. Noi ci crediamo e siamo convinti che possa conquistare completamente il pubblico lodigiano. Senza dimenticare i ragazzi che sono rimasti: detto di Platero, c’è un Motaran che, con l’arrivo di Tataranni, potrà tornare a giocare dietro dove si esprime al meglio e un Festa dal quale ci aspettiamo il definitivo salto di qualità». Squadra fatta, il presidente fissa gli obiettivi, a cominciare dal primo, la Supercoppa del 13 ottobre a Valdagno: «Quello è il primo in ordine di tempo, ma non deve essere l’unico nostro pensiero. Anche perché due settimane dopo avremo una semifinale di Coppa Italia che, se tutto andrà secondo i pronostici, ci vedrà in un girone con Viareggio, Breganze e Follonica che definirei abbordabile e che potrebbe darci subito un’altra finale - chiosa D’Attanasio -. A Valdagno ci giocheremo un trofeo in una sola partita e ci proveremo contro un avversario molto forte, ma dovrà essere solo la prima di una serie di finali che vogliamo raggiungere nella prossima stagione».
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