Ciclismo, lo show della Milano-Sanremo

La “classicissima” di primavera premia l’outsider Stuyven, che in via Roma beffa i favoriti

Da una Milano assonnata e priva della solita vita, a causa di questo maledetto virus, è partita la super classica di Primavera. Grazie a una bellissima diretta integrale della Rai non ci siamo persi nemmeno un colpo di pedale. Dal Castello Sforzesco i corridori hanno iniziato la sfilata nella città meneghina e dopo il via ufficiale si è creata la fuga “giusta”, o almeno così ha deciso il gruppo. Tutti da qui si aspettavano di vedere le bellezze del percorso mentre il gruppo sarebbe avanzato “con calma” verso i chilometri decisivi. Fin da subito però i tre grandi favoriti hanno messo davanti i loro uomini per tenere alto il ritmo di una delle corse più veloce di sempre. Tutti in fila per creare emozioni in ogni momento, che sicuramente hanno toccato non solo i ciclisti. La velocità media della corsa è stata registrata a circa 45 kmh, giusto per farvi capire la velocità di un cinquantino, insomma uno spettacolo di 300 chilometri per un totale di 6 ore e 38 minuti. Le azioni decisive arrivano sulle mitiche salite della Cipressa e del Poggio affrontate a ritmo folle. Il gruppo sulla Cipressa si sgretola ma la stoccata decisiva arriva sul Poggio dal campione del mondo Julian Alaphilippe, che viene seguito da Van Aert e appena più dietro altri quattro non mollano. In discesa il gruppetto si compatta e mentre i favoriti si guardano negli occhi il belga Stuyven allunga a due chilometri dal traguardo. A Sanremo in via Roma tutti provano a spingere al massimo lanciando una lunghissima volata ma l’outsider della Trek Segafredo alza le braccia al cielo lasciando tutti dietro. Emozionato come un bambino dichiara: «Non era un azione preparata, ho solo vissuto la corsa... Non capisco ancora cosa sia successo, forse domani o forse settimana prossima realizzerò la vittoria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA