Ciclismo, Giro d’Italia: trionfa Hirt quasi incredulo al traguardo all’Aprica

Carapaz e i suoi rivali arrivano insieme alla fine del tappa che ha visto anche l’ascesa al Mortirolo

Hirt beffa Arensman e vince la tappa più dura, arriva stremato e per recuperare e per godersi il momento si sdraia sull’asfalto. La maglia rosa corre insieme con tutti i suoi rivali fino all’ultima ascesa, Nibali paga qualche secondo ad Almeida, Landa, Carapaz e Hindley che vince la volata per il terzo posto. I primi 4 in generale sono compresi in un solo minuto e Carapaz ha un vantaggio di soli 3 secondi su Hindley.
Goletta di Cadino, Mortirolo e valico di Santa Cristina sono i tre Gran premi della montagna che il Giro affronta dopo il giorno di riposo. Più di 5000 metri di dislivello, ancora una volta accompagnati da un tempo clemente, sono la spiegazione più semplice per la sedicesima tappa. Oggi gli uomini di classifica non possono sbagliare e tutti si mettono nelle prime posizioni anche perché il ritmo è subito alto e il gruppo si sfalda con la prima salita: partono gli attacchi, Hirt, Ciccone, Valverde, Carthy e altri nomi comunque di buona gamba provano a fuggire per giocarsi la tappa. Nel falsopiano che porta a Edolo Hirt, Carthy e Bouwman sorprendono tutti e prendono secondi mentre il gruppo vede davanti l’Astana di Nibali. La discesa del Mortirolo, difficile e tecnica, fa male a Pozzovivo che con una scivolata perde terreno e posizioni nella generale. La corsa ormai è divisa in due, davanti Kamna prova la fuga solitaria mentre i big vengono gestiti dalla Ineos. L’ultima salita è decisiva, Kamna annaspa e viene ripreso da Arensman e Hirt che hanno un’altra gamba e scappano via, Hirt vuole arrivare da solo e prova il tutto per tutto negli ultimi 1500 metri. Hirt incredulo e a braccia aperte passa per primo la linea bianca dell’Aprica. I big prendono l’ultima salita di petto e mettono in crisi Nibali, Almeida sale con il suo passo mentre Landa, Carapaz e Hindley avanzano a scatti. Hindley è il più veloce e con una bella volata prende i 4 secondi di abbuono. il Giro è ancora lungo e tutto deve essere ancora scritto.

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