Il Sant’Angelo finisce in vendita

Esonato il mister, la situazione precipita dopo le dimissioni di Ferrari

Più che il presente, a preoccupare è il futuro a Sant’Angelo. Perché se da una parte c’è la crisi tecnica che in questi travagliati giorni dovrebbe condurre al sostituto di Flavio Chitti in panchina, esonerato ufficialmente ieri sera, dall’altra c’è il comunicato diramato dalla società in seguito al consiglio direttivo di lunedì sera. Il quale ha fatto seguito a quello straordinario di venerdì scorso, causato dalle dimissioni del direttore generale Giuseppe Ferrari. In breve, il messaggio è il seguente: noi ci saremo fino al 30 giugno 2018, data di chiusura della stagione, poi si vedrà. O meglio, proseguiremo l’impegno con il settore giovanile anche negli anni futuri, per la prima squadra invece no, a meno che qualcuno non si faccia avanti oppure «entri in società», come ha aggiunto a margine il vice presidente Matteo Marinoni.

Il testo del comunicato lascia pochi dubbi: “Il consiglio dell’Asd Sant’Angelo, riunitosi in seduta straordinaria a seguito delle dimissioni inderogabili di Giuseppe Ferrari, socio fondatore nonché direttore generale, considerato il venire meno di una figura fondamentale all’interno della società, all’unanimità ha deliberato che: porterà a termine il proprio mandato quadriennale scadente il 30 giugno 2018 (da statuto societario), dopodiché continuerà la propria attività esclusivamente nella gestione del settore giovanile, con un programma pluriennale di crescita e sviluppo iniziato da due anni a questa parte, e che verrà ulteriormente intensificato come previsto nella convenzione triennale sottoscritta recentemente di comune accordo con l’amministrazione comunale; invita sin da ora tutti coloro che sono in grado di proseguire la gestione della prima squadra in maniera più confacente alle aspettative dei tifosi, volte a ritornare in breve tempo ai fasti del glorioso passato dei nostri colori, a farsi avanti con qualsiasi forma o modalità operativa”.

Che la piazza fosse critica verso l’operato della società era chiaro già dall’estate, certo che la risposta giunta dalla sede del “Chiesa” cade come un fulmine a ciel sereno. Una notizia che allarma tutta Sant’Angelo e la squadra stessa, sempre più scossa tra risultati che non arrivano e un futuro ora incerto: «Il comunicato parla chiaro - prosegue Marinoni -, noi siamo otto consiglieri ma se qualcuno volesse farsi avanti prego, le nostre porte sono aperte».

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