CALCIO Salom, un attaccante giramondo a Codogno, per chiedere la pace in Palestina

46 gol nelle ultime due stagioni di Eccellenza, 27 (in 31 gare) con la Castanese (miglior marcatore in Lombardia) e 18 l’anno scorso con la Tritium (secondo realizzatore del girone B). Questo il biglietto da visita di Carlos Antonio Salom, attaccante argentino naturalizzato palestinese, classe 1987, firmato dal Codogno 1908 per sostituire Dario Braidich, appena passato per uno strano caso calcistico proprio alla Tritium. «Vengo al Codogno continuare a crescere professionalmente e affrontare nuove sfide nella mia carriera calcistica. Spero di dare il massimo e di poter raggiungere obiettivi importanti - spiega Carlos Antonio Salòm -. Come giocatore ho sempre cercato di avere una mentalità vincente e in campo ho una buona lettura del gioco. Credo di essere un attaccante versatile: la mia posizione principale è quella di centravanti, ma posso adattarmi anche come seconda punta o ala, a seconda del sistema tattico della squadra». Dopo il debutto nella Primera Liga di Corrientes con il Club Social y Deportivo Cambá Cuá, passa a Buenos Aires, dove gioca nelle giovanili del Sacachispas e poi in quelle dell’Almagro. Nel 2003 arriva in Spagna, nelle giovanili del Rayo Vallecano, che deve lasciare per problemi burocratici tornando in Argentina, nel Barracas Central. Nel 2008, in Perù, gioca con il Cienciano qualificandosi per la Copa Sudamericana 2009. Dal 2012 al 2017 è in Cile con il Deportes Concepción e poi l’Unión Española, partecipando a due edizioni della Copa Libertadores. Nel 2017, in Messico, firma per il Puebla FC disputando la Liga MX. I successivi capitali sono in Thailandia e India: nel 2018, Bangkok United nella Thai League 1 e, successivamente, al Chennaiyin FC nella Indian Super League. Torna in Argentina nel 2019 firmando Barracas Central, Boca Unidos. L’idea di venire in Italia nasce nel 2021. «C’è stata una combinazione di fattori – chiosa l’attaccante italo, argentino -. Stabilità professionale, la possibilità di stabilirmi in un club competitivo e con prospettive future, opportunità economiche, sviluppo personale e il desiderio di continuare la mia carriera in un ambiente calcistico di alto livello».

Leggi l’articolo completo sul Cittadino in edicola giovedì 19.