CALCIO Quel gol di Diabate, dedicato all’amico morto in mare nella traversata della speranza

Il centrocampista della Paullese, classe 2002, lasciò la Costa d’Avorio a 14 anni e rimase prigioniero in Libia prima di imbarcarsi per l’Italia

Domenica scorsa a Casale il roccioso mediano Ousmane Diabate con il suo primo centro stagionale ha regalato - al fatidico scoccare del novantesimo minuto - tre punti vitali alla Paullese di Furlanetto per la corsa alla salvezza diretta nel Girone E di Promozione.

CALCIO Casale-Paullese 1-2, le parole del match winner Ousmane Diabate. Video di Marco Spernicelli

Un gol che premia il talentuoso classe 2002 che si sta costruendo una vita dalle nostre parti dopo che nel 2017, appena 14enne, decise di lasciare la terra d’origine, la Costa D’Avorio per intraprendere un lungo viaggio verso l’Italia, attraversando Burkina Faso, Niger e Libia, dove restò anche in prigionia. «Sono sempre vivide nella memoria le urla di sofferenza dei prigionieri più grandi che venivano torturati», alcune parole del suo racconto al “Cittadino” Un viaggio in cui vide morire in mare un suo amico fraterno, Aly. Il gol di domenica è dedicato anche a lui.

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