Calcio, quanto mi costi? Le spese delle famiglie per lo sport
L’INCHIESTA Le quote di iscrizione non sono l’unica discriminante e comunque bisogna tenere conto anche dei costi vivi delle società
Il calcio è uno sport per ricchi? A lanciare l’allarme ci ha pensato recentemente una delle voci e dei volti più noti di Sky Sport, Fabio Caressa che ha evidenziato come in Italia le scuole calcio arrivano a costare circa 1000 euro (mentre in altri Paesi, Francia su tutti, si gioca gratis) preludendo di fatto a molti la possibilità di diventare non solo calciatori, ma qualche volta anche campioni. Tutto vero? Solo in parte. È fuori discussione infatti che ogni società sia libera di chiedere la quota d’iscrizione che ritiene più idonea al servizio offerto, ma, almeno nel nostro territorio, le cifre relative alla sola iscrizione sono decisamente lontane dai 1000 euro, mentre si avvicinano a tale importo se si considera tutto ciò che una famiglia deve spendere per far giocare il proprio figlio a calcio. Certo, una scuola calcio che si fregia del “titolo” di Terzo livello, ossia quello più alto, può far valere questo plus anche se non è sempre la discriminante per stabilire l’importo della quota di iscrizione, così come chi si lega in qualche modo a società professionistiche di alto livello (Inter, Milan, Juventus o Atalanta, tanto per citarne alcune) ha una carta in più da offrire ai genitori per giustificare l’importo della quota, così come la professionalità di quelli che oggi vengono definiti istruttori, una volta semplicemente chiamati allenatori, e che hanno giustamente dei costi. Tuttavia, anche in considerazione di ciò che il calcio offre, soprattutto in termini di tempo, va detto che resta uno degli sport mediamente meno costosi, almeno nel nostro territorio.
L’approfondimento con i dettagli e le cifre
sul “Cittadino” in edicola giovedì 6 novembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA