CALCIO Per il Codogno è l’ora della verità: sarà Eccellenza o Promozione?

A Darfo Boario il ritorno della sfida play out: la squadra di Lucchi Tuelli è obbligata a vincere

È la domenica del giudizio finale. Il Codogno si gioca in un pomeriggio, l’ultimo della stagione, ogni possibilità di conservare il proprio posto in Eccellenza nella decisiva partita di ritorno della sfida play out con il Darfo Boario (fischio d’inizio alle 17) di scena al “Comunale” in Val Camonica. Dopo il pareggio ottenuto domenica scorsa la squadra di Marco Lucchi Tuelli deve obbligatoriamente vincere con qualunque punteggio: ogni altro risultato premia infatti la migliore posizione in classifica ottenuta in campionato dai bresciani.

Per conquistare la vittoria il Codogno deve centrare quello che sarebbe il terzo successo esterno della stagione superando l’indigenza finora mostrata in zona gol con la massima attenzione a non subire in difesa.«Pazienza, attenzione ritmo e serenità. I ragazzi devono andare in campo senza patemi, né frenesia, pronti però a sfruttare anche la minima occasione per segnare – il copione della gara è già definito per il mister azzurro Lucchi Tuelli -. La differenza con il Darfo Boario è minima, come si è notato nelle precedenti tre gare giocate. Ci aspettiamo una gara equilibrata che può essere decisa da un singolo dettaglio. I ragazzi sono concentrati, non preoccupati: stavolta però non si può più sbagliare. Ci giochiamo tutto nell’ultima gara dell’annata».
Anche in Val Camonica sale l’aspettativa per una gara fondamentale sul destino stagionale. «Cercheremo di approcciarla secondo la nostra filosofia di gioco. Abbiamo visto che il Codogno può metterci in difficoltà; dobbiamo interpretarla con prudenza senza però dimenticare l’attacco o pensare al doppio risultato a disposizione – avverte Stefano Tignonsini, classe 1981, ex del Codogno nella stagione di serie D, 2000/01, ora mister del Darfo Boario -. Gare così sono uniche per i giocatori che la vivono da protagonisti: vanno affrontare nel modo giusto, con il massimo impegno però godendosi l’avvenimento».

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