CALCIO Pedrazzini rieletto presidente del comitato lombardo della Figc-Lnd, ma rischia l’ingovernabilità
Il dirigente lodigiano batte con 361 voti contro 326 la rivale Battistini ma è senza maggioranza: in consiglio 12 elementi su 13 sono della lista avversaria
Sergio Pedrazzini confermato presidente del comitato regionale lombardo della Figc-Lnd, ma senza maggioranza in consiglio. E ora si rischia lo stallo, perché la tornata elettorale di questo sabato 14 settembre a Milano ha portato a una situazione a rischio ingovernabilità. Il dirigente lodigiano numero uno uscente del Crl ha vinto il suo confronto personale con la sfidante Valentina Battistini con 361 voti contro 326, ma la lista collegata alla candidata varesina ha visto eleggere la bellezza di 12 rappresentanti su 13 in consiglio.
Presentando subito un conto salato: “Il consiglio direttivo neoeletto chiede a Sergio Pedrazzini l’immediata rinuncia alla carica di presidente Crl-Lnd - si legge in un comunicato emesso in serata - alla luce dei risultati delle elezioni di questa mattina. Chiediamo un atto di responsabilità verso tutte le associate che con il loro voto libero e democratico hanno eletto un consiglio direttivo regionale composto per la quasi totalità da candidati della lista di Valentina Battistini. Chiediamo inoltre al presidente dell’assemblea, dottor Giordano, che l’assemblea elettiva non venga chiusa. Alla luce di questo comportamento si rischia di paralizzare completamente le attività del Crl Lombardia. Troviamo assurda e paradossale la riserva di ricorso proposta dai non eletti che, in questo modo, agiscono contro la loro stessa organizzazione”.
Da parte sua la lista Sergio Pedrazzini presidente prende tempo attraverso un comunicato interlocutorio: “Alla luce di questa situazione anomala, in cui la preferenza per il presidente non è andata integralmente alla lista di consiglio, alla luce di alcune attività anomale riscontrate nella modalità con la quale sono state svolte elezioni e avendo presentato anche riserva scritta da parte di molti candidati non eletti, il presidente Sergio Pedrazzini ritiene opportuno, prima di fare qualsiasi valutazione, prendere il tempo necessario. L’espressione di voto ha detto che il presidente eletto è Sergio Pedrazzini, motivo per cui il senso di responsabilità dovrebbe essere espresso anche dalla parte opposta. Tutto questo in una logica di riflessione”.
L’approfondimento sul “Cittadino” di lunedì 16 settembre
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