Calcio, Pascali e l’elisir di lunga vita

Il 40enne del Sangiuliano, membro della hall of fame del Kilmarnock in Scozia, si racconta nelle Quattro chiacchiere con il “Cittadino”

Ha iniziato la sua carriera nel Sant’Angelo, scoperto dall’allenatore lodigiano Carlo Abbiati. Con i rossoneri ha esordito in Serie D, quindi è salito in C per poi volare in Scozia dove è finito nella hall of fame del Kilmarnock con cui vince, da capitano, la Coppa di Lega nel 2012. Nel 2015 torna in Italia con la maglia del Cittadella con cui vince il campionato di Lega Pro, salendo in Serie B e diventando anche lì un beniamino dei tifosi. A 40 anni, dopo belle stagioni al Fanfulla è pronto ad affrontare un nuovo campionato di Serie D con il Sangiuliano. Sprazzi di carriera di Manuel Pascali da San Donato Milanese, il protagonista della puntata numero 160 della rubrica Quattro chiacchiere con il “Cittadino”. «Certo che il fisico ti deve sostenere, però alla base di tutto c’è la voglia di entrare in campo, come fosse la prima volta», spiega il segreto della sua lunga vita agonistica. Confessando quello che per lui è il vero piacere di giocare: «I tifosi sono l’essenza del calcio e in tutte le squadre in cui sono stato credo che mi abbiano apprezzato per quello che sono. Non mi piace fingere, ho avuto anche dei confronti con alcuni di loro, ma sempre con grande rispetto e questo alla lunga ha pagato».

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