CALCIO Mister Mele e capitan Rizzi, anime dello Zelo

L’allenatore è anche presidente della società e factotum, il difensore si è pure spezzato un dente nella finale di Coppa Lombardia ma non ha mai mollato

Con il trionfo storico in Coppa Lombardia di Seconda Categoria Max Mele, l’uomo del popolo zelasco, si è preso di diritto le chiavi del paese. Un legame indissolubile con la società rossoblu fatto di pura passione e di un amore smisurato privo di compromessi: la gente di Zelo tale attaccamento lo ha interiorizzato esaltando il suo condottiero come un vero e proprio idolo.

Basti pensare allo striscione apparso in tribuna in occasione della semifinale di andata raffigurante la sua effige, oppure al coro “Mele is on fire”, l’inno della marcia trionfale riecheggiato con fragore fino al culmine della memorabile cavalcata domenica sera a Cavenago Brianza dopo il 3-2 sulla Gandinese in una epica finale.

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Le parole del presidente uscente della società Natale Miragoli restituiscono una perfetta descrizione della totale dedizione di Max Mele: «La sua vita è il calcio di Zelo - afferma con sincera ammirazione Miragoli -: per lui questa società è tutto e non si è mai risparmiato».

Mister Max Mele commenta la storica vittoria in Coppa Lombardia. Video di Marco Spernicelli

Un allenatore che è anche presidente dello Zelo, ma soprattutto autentico factotum. Ma anche il suo capitano, il difensore Christian Rizzi, sta diventando un mito in paese: nella finale di coppa si è perfino spezzato un dente, ma non ha mai mollato. «Fortunatamente il Centro odontoiatrico Zelo, uno dei nostri main sponsor, mi ha rimesso subito in sesto - scherza divertito il difensore 32enne, ancora incredulo per quanto fatto -. Stiamo tuttora elaborando le emozioni incredibili vissute sul campo».

L'estasi dello Zelo al triplice fischio. Video di Marco Spernicelli

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